Il disastro della coalizione fragile

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Un fulmine a ciel sereno. È quanto deve aver pensato Friedrich Merz dopo l’annuncio della mancata fiducia del Bundestag. Le transizioni di potere in Germania sono solitamente avvenimenti insipidi e privi di colpi di scena. Massimo vanto per un paese che ha fatto della stabilità un pilastro della propria identità. Il 6 maggio qualcosa si è rotto. Per la prima volta nella storia della Repubblica Federale, un candidato cancelliere non è riuscito a raggiungere i voti parlamentari necessari per ottenere la nomina al primo scrutinio. (Limes)
Ne parlano anche altre testate
L nuovo Governo federale guidato da Friedrich Merz si insedia in un momento in cui tutta l’Europa si trova a una svolta storica. (Il Sole 24 ORE)
La bocciatura di Friedrich Merz alla prima votazione sull'investitura a cancelliere, un fatto mai accaduto prima, "non è certo stato un buon inizio", ma quello che è importante è che "abbiamo immediatamente corretto il problema e mostrato che la maggioranza tiene". (Europa Today)
Lo testimoniano anche i numeri ridotti della maggioranza che ha dato il via libera alla piccola grande coalizione, numeri ulteriormente assottigliati dalle inevitabili ritorsioni per le nomine ministeriali, ma soprattutto quelli dei sondaggi. (Startmag)

Sul Sussidiario Giulio Sapelli dice: «Si tratta di una sconfitta politica bruciante per Merz, soprattutto perché consumata sotto gli occhi di Angela Merkel, rappresentante massima di quel nucleo di interessi energetici teutonico-russi che è stato l’asse portante della tenuta economica tedesca e che ha resistito finché ha potuto, di fatto finché non è scoppiata la guerra in Ucraina». (Tempi)
Franchi tiratori è il nuovo conio della politica tedesca. Solo in seconda convocazione al pomeriggio è riuscito ai vertici della coalizione di governo di Cdu/Csu e di Spd di far eleggere con 325 voti il decimo cancelliere della Repubblica Federale. (L'Eco di Bergamo)
Pubblicato in Italia il terzo volume di Pagine ribelli, la raccolta di appunti e quaderni privati del grande storico che si è dato la morte nella basilica di Notre Dame.Continua la pubblicazione, da parte dell’editore Passaggio al bosco, delle Pagine ribelli di Dominique Venner, pubblicate in Italia... (La Verità)