Netflix ora pensa ai videogiochi: cosa farà

Netflix punta il mercato dei videogiochi, e lo fa mettendo a libro paga un ex dirigente di Electronic Arts e Facebook, Mike Verdu, per sondare le opportunità di crescita e di ritorno economico da un ingresso nel florido mercato dei videogiochi ed eventualmente lanciarsi in quella che per Netflix rappresenterebbe un’avventura inedita.

Amazon Prime Video, ad esempio, ha preferito puntare sull’acquisizione dei diritti per la trasmissione di eventi sportivi in diretta, ignorando, di fatto, il mercato dei videogiochi che adesso potrebbe portare Netflix a prendersi un vantaggio sulla concorrenza. (Libero Tecnologia)

La notizia riportata su altri giornali

Cc @HedgeyeComm $NFLX pic. Questi indizi parrebbero portare ad una possibile collaborazione tra Netflix e PlayStation per il lancio della piattaforma videoludica di streaming (Spaziogames.it)

Al colosso dello streaming si attribuisce anche il primato di aver creato dei Film/ serie TV interattive come Black Mirror: Bandersnatch, ma tutto ciò sembra non bastare. (Nerdgate)

Nella giornata di ieri, un report di Bloomberg ha inserito nella lista dei “tentativi” anche Netflix, che sembra voler rilasciare la propria piattaforma di streaming di videogiochi nel corso del prossimo anno. (tuttoteK)

Secondo un rapporto la società ha assunto un ex dirigente di EA e Facebook per dirigere questa nuova esperienza. Potremmo vedere questa nuova categoria sulla piattaforma in streaming già dal prossimo anno. (FocusTECH)

Un paio di mesi fa hanno iniziato a circolare voci sul fatto che Netflix stia entrando nel settore dei videogiochi. Il rapporto comunque afferma che Netflix entrerà in questo settore già nel 2022, ma non indica che tipo di esperienza l’azienda stia pianificando (Il Fatto Quotidiano)

Secondo queste voci, il nuovo servizio sarebbe incluso nell’abbonamento attualmente in essere senza maggiorazioni di prezzo, almeno per un primo periodo. Ciò che è certo, è che Google Stadia è l’esempio palese che non basta investire milioni per avere successo in un mercato difficile ed elitario come quello dei videogiochi (Gamesource Italia)