Inzaghi e l’Inter: il destino è scritto nel calendario, ma la lucidità non manca

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Simone Inzaghi non si lascia distrarre dalle polemiche sul calendario, che molti giudicano più insidioso per l’Inter rispetto a quello del Napoli. "Sapevamo che sarebbe stato così – ha spiegato il tecnico nerazzurro dopo il 3-1 sul Cagliari –, le squadre che incontriamo cercano sempre di metterci in difficoltà, e per questo dobbiamo restare lucidi". Una risposta netta, che chiude ogni discussione: i turni di gioco sono quelli, e il destino di ognuno si scrive in campo.

La partita contro i rossoblù, per quanto senza storia, ha confermato una verità ormai chiara: quando l’avversario affronta l’Inter con timore, il match è già deciso prima del fischio d’inizio. Il Cagliari, pur provando a reagire nel secondo tempo, non ha mai davvero creduto di poter ribaltare la situazione. La differenza di valore, abissale, ha fatto il resto.

Ma non è solo la superiorità tecnica a preoccupare Inzaghi. Con il ritorno contro il Bayern Monaco alle porte, l’allenatore ha mostrato i denti anche verso eccessi di generosità da parte dei suoi. "Non possiamo permetterci infortuni inutili", ha sottolineato, riferendosi a qualche scatto in più nel finale, quando il risultato era ormai al sicuro. Un atteggiamento diverso rispetto al passato, quando tendeva a ignorare le critiche: oggi, ogni dettaglio viene controllato con severità.

Sul rendimento dei singoli, il tecnico ha preferito evitare giudizi netti. "Arnautovic sta facendo bene, non è una novità", ha detto a Rai Radio 1, senza aggiungere altro. Quanto a Dimarco, ha ammesso "qualche titubanza", ma senza approfondire. L’importante, per ora, è che la squadra arrivi al match di Champions nelle migliori condizioni. "La fatica si sente, come in ogni partita – ha aggiunto –, ma i ragazzi hanno gestito bene il primo tempo e, dopo l’errore sul gol subito, hanno chiuso la pratica senza rischi".