L’acciaieria di Terni Ast torna italiana, i tedeschi di ThyssenKrupp vendono al gruppo Arvedi

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Arvedi impiega attualmente 3.500 dipendenti e ha annunciato investimenti significativi in relazione all’acquisizione di Ast

Il gruppo tedesco. La chiusura dell’operazione di cessione di Ast ad Arvedi “è prevista entro il primo semestre 2022 e Thyssenkrupp sta esaminando la possibilità di mantenere una partecipazione di minoranza nel gruppo Ast”.

Arvedi, fondato nel 1963 e tuttora a controllo familiare, è attivo principalmente nella produzione e lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

La transazione è soggetta all'approvazione del Consiglio di sorveglianza della Thyssenkrupp e all'autorizzazione dell'autorità antitrust europea. La multinazionale tedesca Thyssenkrupp ha annunciato la vendita di Acciai Speciali Terni (Ast) al gruppo Arvedi. (Il Manifesto)

Nella parabola di Arvedi possiamo invece leggere la storia dell’acciaio italiano e trarne qualche indicazione (vagamente inquietante) per il futuro. Arvedi inizia a Cremona la sua avventura a 27 anni, ma negli anni ’90 le strade si dividono. (Domani)

Con la vendita, Thyssenkrupp - riferisce ancora la multinazionale- si separa dalla quarta società in portafoglio nel segmento Multi Tracks. Il Gruppo Arvedi, a controllo familiare, è attiva principalmente nella produzione e lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile. (Nordest Economia)

Con la cessione del sito di Terni al Gruppo Arvedi, l’Ast torna dopo anni in mani italiane. Thyssenkrupp e Gruppo Arvedi stanno valutando una possibile partecipazione di minoranza nel Gruppo da parte della stessa Thyssenkrupp. (Startmag Web magazine)

Taranto, Piombino e Terni sono esempli calzanti di quanto sia strategico per un Paese governare la sua filiera dell' acciaio In questi giorni l' esecutivo Draghi sta proseguendo su quella strada, con l' intenzione di rilevare il 49% della proprietà. (Tiscali Notizie)

Soddisfatto l’ottuagenario fondatore del gruppo, il Cavaliere Giovanni Arvedi, secondo cui “l’operazione rappresenta un rafforzamento del Gruppo Arvedi in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo. (Startmag Web magazine)