Norvegia, danese convertito all'Islam: chi è il killer con l'arco di Kongsberg

Sky Tg24 ESTERI

"Ci sono stati timori legati alla radicalizzazione", ha detto ai giornalisti il funzionario di polizia norvegese Ole Bredrup Saeverud, aggiungendo che la polizia aveva seguito il sospettato nel 2020.

Il suo legale, riporta la Bbc, ha detto che ha madre danese e padre norvegese.

La polizia ha anche riferito che, oltre ad arco e frecce, l’uomo avrebbe avuto altre armi, e che è stato arrestato dopo “un breve scontro”

L’aggressore, ha fatto sapere la polizia senza rivelarne l’identità, si era convertito all'Islam ed era già stato seguito dalle forze dell’ordine. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

Il primo ministro norvegese incaricato, Jonas Gahr Stre, ha definito l’attacco “un atto crudele e brutale”. È un danese 37enne l’uomo che ieri armato di arco e frecce ha ucciso cinque persone, ferendone altre due, a Kongsberg, a 70 chilometri a sud di Oslo, in Norvegia, seminando il panico tra la popolazione. (Il Fatto Quotidiano)

La polizia aveva fatto sapere di aver fermato un sospetto e ha poi ufficializzato che è l’autore della strage: si tratta di un 37enne danese chiamato sui social Rainer Winklarson ma al momento non si ha certezza che questo sia il suo vero nome perché la polizia ancora non ha diffuso le generalità. (Ck12 Giornale)

Di nazionalità danese, ha vissuto sempre a Kongsberg ed era noto agli inquirenti. Il 13 ottobre Espen Andersen Brathen, 37 anni, ha ucciso cinque persone e ne ha ferite altre due a Kongsberg, vicino a Oslo, in Norvegia (Corriere TV)

Imbracciano pistole e fucili soltanto se servono, cioè quando devono catturare criminali armati, come l’altra sera. È stato condannato alla pena massima prevista in Norvegia: 21 anni, estendibili solo se il carcerato non mostra di essere stato “rieducato”. (L'HuffPost)

Alcuni media norvegesi riferiscono di un video postato in rete nel 2017 dal killer di Kongsberg, Espen, in cui dichiara, con toni epici e deliranti, di essere musulmano Lo hanno detto i servizi di sicurezza che al momento non hanno alzato il livello di allerta nel Paese. (Il Giornale di Vicenza)

Inoltre, non c’è nulla che suggerisca che ci sia stata una situazione che abbia scatenato l’attacco nel negozio», ha aggiunto. Ma Brathen era anche stato condannato per furto con scasso e acquisto di piccole quantità di hashish nel 2012 (Corriere della Sera)