Il paradosso delle democrazie che mettono fuorilegge le maggioranze (di M. Feltri)
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Forse ci stiamo ponendo le domande sbagliate. Quando, per esempio, ci chiediamo quali danni possa provocare alla democrazia un partito come Alternative für Deutschland , trascuriamo che, come tutti i partiti, è fatto dai dirigenti e dagli elettori. Non esistono partiti senza dirigenti, non esistono partiti senza elettori. La tendenza a considerare le storie dei partiti e, più in generale, le storie delle società come storie di élite è il fondamento del populismo (HuffPost Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Il matto in due mosse procede, in primis, attraverso un processo di diffamazione, in modo tale che il candidato scomodo risulti agli occhi dell’opinione pubblica indegno dell’ufficio (tipo: presidente della Repubblica, deputato, senatore, sindaco) per il quale ha concorso, o intende concorrere, con procedure democratiche. (L'Opinione delle Libertà)
Più si ostinano a spiegare agli elettori come votare e più quelli, che la testa ce l’hanno più dura degli altri, continuano a rovinare la festa a chi vorrebbe farla a loro. (la notizia)
Giusto, ma non fu lì il vulnus, altrimenti bisognerebbe approntare una legge che decida che le elezioni possono vincerle soltanto gli avversari delle destre. Dalla Germania alla Romania, passando per la Francia e, in certa misura, anche per l'Italia, le destre vincenti nelle urne fanno paura ovviamente alle sinistre, ma pure al potere cosiddetto costituito, al punto che si cerca in tutti i modi di fermarle e delegittimarle. (il Giornale)
Se dovessimo dar retta al pensiero mainstream, infatti, dovremmo descrivere un fenomeno quasi inspiegabile per cui una duratura lotta «per la libertà» ha finito per produrre partiti e movimenti di estrema destra che ora sono definitivamente usciti dalle fogne minoritarie in cui erano stati confinati per decenni e ambiscono a diventare governo dei rispettivi paesi. (Contropiano)
Caro Direttore, le recenti elezioni in Romania e il rapporto dell'Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione in Germania che ha stabilito che il partito nazionalista e anti-migranti Alternative für Deutschland è "un'organizzazione di estrema destra" e "non compatibile con con l'ordine democratico libero", hanno aperto un importante dibattito sia sotto il profilo politico che sotto quello giuridico. (Il Gazzettino)
L’altro ieri, in Romania, il partito guidato da George Simion – espressione della destra radicale e legato al candidato presidenziale Călin Georgescu, escluso a marzo dalle elezioni – ha stravinto il primo turno delle elezioni. (Il Riformista)