"Biden ha visto i piani militari contro Teheran". Alla Casa Bianca l'ipotesi di un attacco contro gli ayatollah
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Un’ultima possibilità per l’Iran prima di un attacco americano al programma nucleare di Teheran. Si può riassumere così l’analisi pubblicata nelle scorse ore dalla rivista specializzata Foreign Affairs. A sorprendere gli osservatori non è solo la constatazione che la finestra temporale per risolvere il complicato dossier internazionale si stia per chiudere ma anche il fatto che l’autore dell'intervento sia Richard Nephew, ex consulente per i rapporti con la Repubblica Islamica dell’ex presidente Barack Obama e dell’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden: i due massimi esponenti del partito democratico che più di tutti si sono spesi per trovare l’accordo con il regime degli ayatollah al fine di allontanare lo spettro della soluzione militare. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Una triangolazione tra Iran, Italia e Stati Uniti su cui il governo preferisce mantenere il massimo riserbo. La Repubblica islamica è da tempo che lancia segnali al resto del mondo. (ilmessaggero.it)
La cui Amministrazione starebbe già valutando nuove sanzioni contro Teheran oltre che raid aerei preventivi per impedirgli di costruire un’arma nucleare. All’esterno il collasso degli alleati, con la leadership di Hamas e Hezbollah decimata da Israele e il regime di Bashar al-Assad deposto dal gruppo jihadista guidato da Abu Mohammed al-Jawlani. (CremonaOggi)
Nei confronti dell’Iran serve una «diplomazia intelligente», ha dichiarato più di un volta James Vance, il vice di Trump, ex marine reduce dall’Iraq nel 2005. (il manifesto)
Teme l’ormai imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Vuole semmai mettere gli ayatollah con le spalle al muro per costringerli a rinegoziare radicalmente il controverso accordo sul nucleare che, siglato dall’amministrazione Obama nel 2015, Trump aveva abbandonato tre anni più tardi. (Panorama)
Mentre il presidente eletto Donald Trump è in cerca di opzioni per un premio Nobel per la pace e tutti gli occhi sono puntati sulla guerra della Russia all’Ucraina, un candidato meno inverosimile per un accordo potrebbe essere il programma nucleare iraniano e la sicurezza del Golfo. (L'HuffPost)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)