Case di riposo, apertura ai partner privati

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“La gestione della fragilità sembra un tema di secondo piano rispetto ad altri, ma è il più dirompente”. Lo ha detto l’assessore alla salute Riccardo Riccardi al tavolo che si é tenuto Udine con comuni e aziende dei servizi alla persona, quindi soggetti pubblici che gestiscono i servizi residenziali per anziani non autosufficienti, le cosiddette case di riposo. Tra i presenti anche ITIS di Trieste, la più grande realtà della regione, con 411 posti letto, e oltre un migliaio di persone che ogni giorno gravitano nella grande struttura in centro città. (RaiNews)
Ne parlano anche altri media
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Negli ultimi due decenni le migliori condizioni sociali hanno consentito un aumento di oltre 6 anni dell’aspettativa di vita media. Mentre i nati per coppia nel nostro Paese si riducono di anno in anno e la decrescita demografica è limitata solo dall’arrivo di cittadini extracomunitari, il numero degli anziani over 70 continua inarrestabilmente a salire: per fortuna, ovviamente. (Il Riformista)
Da almeno 3 anni il sindaco Paolo Polidori sta pensando di spostare la struttura dandola in mano a gestori privati. A due passi dal centro ma in salita, nel punto più alto di via Ubaldini, si va su per almeno 50 metri. (RaiNews)

La direzione del Servizio tecnologie ed investimenti della Regione, su disposizione dell'assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi, ha chiamato a raccolta per il primo pomeriggio di oggi a Udine i gestori pubblici (praticamente i Comuni) dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti. (Il Gazzettino)
«Certo che siamo favorevoli - spiega il presidente della Asp Virginia Fabbri Taliento di Cordenons, Angelo Sartori - del resto questa è la strada possibile per fare investimenti sulle strutture. L'idea piace. (Il Gazzettino)
Il partenariato pubblico - privato per le case di riposo in cui ci sono ospiti non autosufficienti (la maggior parte) ha trovato interesse tra i gestori della Asp che ieri si sono ritrovati a Udine per sentire l'assessore. (Il Gazzettino)