Jovanotti: "Il Vaticano è casa mia, ci sono nato"

Jovanotti: Il Vaticano è casa mia, ci sono nato
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Jovanotti: "Il Vaticano è casa mia, ci sono nato" 31 gennaio 2025 "Il Vaticano è casa mia, ci sono nato. Il mio babbo ha lavorato in Vaticano per 55 anni, noi 4 figli siamo nati in Porta Cavalleggeri, qui abbiamo fatto i vaccini da piccoli, andavamo in farmacia, al governatorato a comprare le scarpe, casa mia era invasa di rotoli giganti di carta igienica pechè le cose si potevano comprare solo all'ingrosso e casa mia era piena di bancali di cose che poi a volte regalavamo". (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

«En Route». In cammino. (ilmessaggero.it)

Si tratta della collezione Poma.Periodici, una raccolta di circa 1.200 giornali, provenienti dalle località e stampati nelle lingue più remote dei cinque continenti. Perno dell'intera esposizione è il recente ritrovamento di un fondo proveniente dall'eredità del diplomatico Cesare Poma (1862-1932). (Liberoquotidiano.it)

L'esposizione, visitabile con prenotazione online dal 15 febbraio fino al 20 dicembre del 2025, rimarrà aperta per l'intero anno giubilare. Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano Racconti di viaggio, cammini creativi e il tempo del pellegrinaggio. (Vatican News - Italiano)

Maria Grazia Chiuri: “Quelle pioniere dello stile in giro per il mondo da sole”

La difficile relazione tra genitori e figli è un tema complesso e toccante, capace di suscitare emozioni profonde. Ma come si può affrontare una situazione simile? Questa storia ci offre spunti di riflessione su come ricostruire rapporti interrotti. (SofiaOggi.com)

Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, partecipa come partner alla mostra “En Route” allestita dalla Biblioteca Apostolica Vaticana per celebrare il viaggio come esperienza universale e occasione di incontro tra culture, epoche e sensibilità diverse. (GLI STATI GENERALI)

E questo ovviamente le ha portate ad indossare abiti diversi. Quindi i curatori della mostra erano interessati ad avere anche il punto di vista della moda rispetto al momento in cui le donne… (la Repubblica)