Dolmen, la recensione del soulslike a metà strada fra Dark Souls e Dead Space

L'interfaccia è molto datata e bruttina, le animazioni lasciano a desiderare, gli scenari risultano fin da subito terribilmente anonimi

Bisogna inoltre fare attenzione ai tre indicatori posti in alto a sinistra sullo schermo: salute, stamina e la già citata energia.

Sì può fare, ma accade anche il contrario) e a una resa degli impatti ben poco soddisfacente, anzi spesso scivolosa e inconsistente. (Multiplayer.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dolmen è stato accolto dalla stampa internazionale con voti generalmente negativi: il soulslike sviluppato dal team brasiliano Massive Work Studio non sembra aver convinto le varie testate, a giudicare dal grosso delle valutazioni espresse. (Multiplayer.it)

Un souls-like nello spazio. Quando si scende sul gameplay Dolmen è un souls-like oltremodo classico, che prende a piene mani dagli stilemi che hanno reso immortale il genere in questa decina abbondante di anni. (Tom's Hardware Italia)

dovrà sfidare e sopravvivere a un ambiente ostile e insidioso, i cui abitanti hanno subito una sorte terribile a causa della scoperta del Dolmen. Il sistema di crafting non offre spunti particolarmente interessanti ma funziona e invoglia a esplorare con cura le mappe del gioco, alla ricerca dei materiali più rari. (Eurogamer.it)

), il nostro avatar sarà in perenne contatto radio con una voce femminile che proverà a guidarlo da remoto, non sempre in maniera impeccabile. Inutile dire che quei cinquanta minuti non siano stati esattamente i più divertenti dei nostri ultimi mesi di (video)gioco. (Spaziogames.it)

Ciliegina finale di una recensione che ho fatto davvero fatica a partorire è la mappatura dei tasti mutevole, tipo scale di Hogwarts. In Breve: Il problema principale di Dolmen non è la sua stessa natura anacronistica, con un titolo in palese ritardo di una dozzina di anni, bensì del suo essere un non-gioco (The Games Machine)