Alex Pompa è stato assolto, uccise il padre per difendere la madre

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Trentaquattro coltellate inferte per difendere la madre, Maria Cutoia, dalle continue aggressioni (fisiche e psicologiche) perpetrate nei confronti della donna.

Secondo i magistrati della Corte d’Assise di Torino, dunque, il ragazzo non ha commesso alcun reato.

I giudici del Tribunale di Torino hanno assolto Alex Pompa, il 19enne che il 30 aprile dello scorso anno uccise a coltellate il padre per difendere la madre. (next)

Ne parlano anche altri giornali

Per il giovane il pubblico ministero, Alessandro Aghemo, al termine della sua requisitoria si era detto ‘costretto’ a chiedere 14 anni di carcere. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Torino al termine di una camera di consiglio durata quasi sei ore. (Adnkronos)

Il 30 aprile 2020 Alex, da poco maggiorenne, aveva deciso di fermare l’ennesima lite familiare in cui il padre stava per picchiare la madre e il fratello. Dalla Corte di Assise del Tribunale di Torino è arrivata la sentenza per il caso di Alex Pompa, il ragazzo di 20 anni sotto processo per aver ucciso il padre con una serie di coltellate. (Open)

La sentenza è stata pronunciata dalla corte di Assise di Torino. Alex intervenne nell'alterco fra i genitori e vibrò al padre 34 fendenti con 6 coltelli da cucina diversi. (Leggo.it)

"Noi ci abbiamo sempre creduto, sappiamo quello che abbiamo vissuto, abbiamo visto l'inferno e la morte in faccia e quando diciamo che Alex ci ha salvato la vita è perché è così", ha commentato a caldo il fratello di Alex Pompa, Loris. (Today)

L’avvocato Claudio Strata, che ha difeso Alex Pompa, ha fatto ascoltare ai giudici oltre 9 ore di registrazioni con le minacce e le urla del padre violento. Il ragazzo aveva ucciso il padre violento con 34 coltellate, sferrate con sei coltelli diversi. (Vanity Fair.it)

- TORINO, 24 NOV - È stato assolto perché il fatto non costituisce reato Alex Pompa, il ventenne che il 30 aprile 2020, a Collegno (Torino), uccise il padre a coltellate per proteggere la madre nel corso dell'ennesima lite in famiglia. (La Nuova Sardegna)