Prometeia: ‘Coronavirus in Italia, Pil 2020 rivisto a -0,3%’

Finanzaonline.com ECONOMIA

Stimavamo in -0,1% del PIL gli effetti sul nostro Paese come riflesso della caduta della produzione e della domanda interna cinese e degli effetti sugli scambi internazionali, oltre che sul turismo cinese in Italia”.

“La scorsa settimana, con le informazioni disponibili al 17 febbraio, abbiamo pubblicato il nostro Brief con un focus che raccoglieva informazioni quantitative e valutazioni sugli effetti del coronavirus sull’economia globale e sull’Italia. (Finanzaonline.com)

Su altre fonti

Prometeia prevede “una caduta del Pil di analogo ammontare nella media d’anno”. E’ lo scenario “molto probabile” delineato da Prometeia in un rapporto aggiornato dopo lo scoppio dei casi di coronavirus in Nord Italia, “pur assumendo che si mettano in atto politiche di sostegno alle imprese in difficoltà e che la situazione tenda a normalizzarsi entro metà marzo”. (Agenpress)

GUALTIERI: IMPATTO CORONAVIRUS SU PIL, MANOVRA NON BASTA. . “Se c’è una cosa su cui tutti sono d’accordo è che impossibile dare cifre” sull’impatto che il coronavirus avrà sulla crescita dell’economia italiana. (Finanzaonline.com)

L'epidemia di coronavirus in Italia ha finora un bilancio di oltre 300 contagiati, per lo più nel Nord, con 12 morti. (Reuters) - Prometeia ha rivisto al ribasso la previsione sul Pil italiano per il 2020 a causa dell'impatto del coronavirus a -0,3% sia per il primo trimestre sia per l'intero anno. (Yahoo Finanza)

Secondo il centro di analisi Prometeia, nel primo trimestre 2020 il Pil italiano subirà una contrazione dello 0,3%, causando la quarta recessione tecnica dal 2009 – Ecco cosa rischiamo per l’effetto coronavirus (FIRSTonline)

Queste ultime potrebbero subire un brusco calo per via dell’emergenza coronavirus e dunque un impatto sull’economia del nostro Paese. Nel caso in cui il nostro Paese di essere avere il Pil negativo nel primo trimestre 2020 come nell’ultimo trimestre del 2009, sarebbe tecnicamente in recessione. (Yeslife)

“L’allarmismo esagerato e sovradimensionato legato al Coronavirus può generare danni incalcolabili all’economia reale, e quindi all’andamento del prodotto interno lordo, ancor più rilevanti di quelli provocati dal diffondersi della stessa malattia. (Finanzaonline.com)