Svezia: la prima donna premier si dimette dopo poche ore • Imola Oggi

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“La pratica costituzionale vuole che un governo di coalizione si dimetta dopo che uno dei partiti abbandona la coalizione.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/in-Svezia-si-dimette-la-neo-premier-Magdalena-Andersson-prima-donna-nella-storia-del-paese-91a3519e-5e62-4830-a6f3-c77f86ac1bd6.html. Condividi

Andersson, secondo quanto riferisce la stampa svedese, ha rassegnato le sue dimissioni dopo che il partito dei Verdi si è sfilato dalla coalizione, causando la bocciatura della legge di bilancio. (Imola Oggi)

Su altre fonti

it_IT. svezia. (Sputnik Italia)

Quindi si è detta disponibile a ritentare alla guida di un governo monopartitico, sostenuto dai soli Socialdemocratici. Succede in Svezia, dove la leader socialdemocratica Magdalena Andersson, prima donna a essere eletta premier nel Paese scandinavo, ha rassegnato le dimissioni dopo neppure otto ore, in seguito alla bocciatura della legge di bilancio e all’uscita dalla coalizione di governo dei Verdi. (Il Sole 24 ORE)

La Svezia ha eletto per la prima volta una donna alla guida del governo, ma Magdalena Anderson, leader dei socialdemocratici, si è dimessa poche ore dopo. La nomina era arrivata con 117 voti favorevoli, 174 contrari e 57 astenuti: numeri che, in base alla legge svedese, consentono l'elezione. (Corriere TV)

Prima donna premier dopo una sfilza di 33 leader uomini negli ultimi 145 anni. Nonostante il doppio schiaffo in Parlamento, Andersson sembrava determinata ad andare avanti, fino a quando non è arrivata la terza brutta notizia. (EuropaToday)

La nomina era arrivata con 117 voti favorevoli, 174 contrari e 57 astenuti: numeri che, in base alla legge svedese, consentono l'elezione. La Svezia ha eletto per la prima volta una donna alla guida del governo, ma Magdalena Anderson, leader dei socialdemocratici, si e' dimessa poche ore dopo. (Tiscali.it)

Col no del Parlamento alla sua finanziaria, la sua missione è durata poche ore. Cioè appena uno in meno della maggioranza di 175 sui 349 legislatori del Riksdag, il cui eventuale voto contrario boccia qualsiasi premier. (Metropolitan Magazine )