Internazionali di Roma 2025, ritorno vincente per Sinner: Navone ko in 2 set

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Dall'altro lato del campo c'è Mariano Navone, che tra meriti propri e demeriti dell'azzurro, che paga la mancanza di ritmo e una prima lontana dai giorni d'oro, non fa sentire particolarmente le 98 posizioni di differenza nel ranking Atp. Nonostante tutto, Sinner regola l'argentino in 2 set (6-3; 6-4), ottenuto dopo 1 ora e 39' di gioco. Ora il numero 1 al mondo sfiderà Jesper De Jong, il 'lucky loser' che nel pomeriggio aveva battuto a sorpresa Alejandro Davidovich Fokina in 2 set (6-0; 6-2): una sfida ancora più probante per Sinner, chiamato a limitare molti dei tanti errori visti stasera, in un match comunque delicato per tutto ciò che l'aveva preceduto. (Quotidiano Sportivo)

La notizia riportata su altri giornali

Il match tra Sinner e de Jong si giocherà lunedì 12 maggio sul Centrale del Foro Italico. Quando si gioca Sinner-de Jong (la Repubblica)

Ed ha ricominciato laddove si era fermato, vincendo. Centoquattro giorni dopo l'ultima partita Sinner è tornato in campo. (RaiNews)

Jannik Sinner, per il suo esordio agli Internazionali d'Italia 2025, ha scelto un outfit tutto nero. A Roma, se andate a vedere l'ultima volta che ho partecipato agli Internazionali (nel 2023, ndr), ho giocato in un completo tutto nero. (Adnkronos)

Sinner è tornato: rovescio a 150 all’ora e addio al nervosismo

Centoquattro giorni dopo, una passeggiata nervosa nel corridoio che porta alla libertà. Potrebbe sembrare quella di una vigilia come le altre, di una partita come le altre, ma Jannik Sinner sapeva già che non sarebbe stato un giorno come gli altri: «Grazie a tutti - ha detto nel video apparso sul suo canale YouTube -, comunque vada sarà meraviglioso. (il Giornale)

Poi la sospensione per la vicenda Clostebol, ma in campo si sono viste le accelerazioni e la pressione che conosciamo, con qualche errore in più (soprattutto di dritto) rispetto all’implacabilità cui ci ha abituato. (Il Sole 24 ORE)

In quel colpo finale, scar… Due set senza storia sul campo (6-3, 6-4), ma che nessuno potrà dimenticare. (la Repubblica)