L’Afd diventa primo partito in Germania, mentre la Cdu arranca





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di Giuseppe De Santis
Mentre la Cdu-Csu e i socialdemocratici (Spd) hanno appena trovato un accordo per formare un nuovo governo, un sondaggio Ipsos rilancia l’allarme: l’Alternative für Deutschland (Afd), formazione di estrema destra, ha raggiunto il 25% dei consensi, superando tutti gli altri partiti e segnando un record storico per un movimento nazionalista. Un balzo di tre punti rispetto al 23 febbraio, che ribalta gli equilibri politici tedeschi e mette in difficoltà Friedrich Merz, leader dei cristianodemocratici, già alle prese con malumori interni.
La crescita dell’Afd, che ora dista appena due punti dalla Cdu, si inserisce in un contesto europeo dove le forze populiste e sovraniste guadagnano terreno. In Portogallo, i socialisti hanno scavalcato il centrodestra, mentre in Spagna il Partito popolare (Pp) mantiene il 34% dei consensi, davanti al Psoe al 30%. In Austria, la Fpö continua a dominare i sondaggi, e in Grecia i partiti populisti registrano un boom, nonostante Nuova Democrazia resista in testa. Anche in Romania la destra avanza, così come in Repubblica Ceca, dove i movimenti populisti restano egemoni.
Intanto, il nuovo governo tedesco – nato da negoziati lampo, conclusi in appena sei settimane – ripropone misure controverse, come gli incentivi alle auto elettriche, nonostante l’assenza dei Verdi dalla coalizione. Una scelta che sembra contraddire le posizioni tradizionali della Cdu, ma che rispecchia la necessità di trovare un compromesso con l’Spd. Nell’accordo si legge infatti che «promuoveremo la mobilità elettrica con sostegni all’acquisto», una linea che però non placa il malcontento tra le fila conservatrici.