Omicidio in cartiera, convalidato il fermo di Marian Tepa: davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere

Omicidio in cartiera, convalidato il fermo di Marian Tepa: davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LuccaInDiretta INTERNO

L’autotrasportatore 50enne attenderà l’evolversi del procedimento in carcere. Si è presentato spontaneamente in caserma dei carabinieri dove ha avuto un malore. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip Simone Silvestri, Marian Pepa, l’autotrasportatore 50enne che, in stato di confusione, si è presentato in caserma per assumersi la responsabilità dell’omicidio di Artan Kaja, 52enne piccolo imprenditore nel settore della movimentazione, trovato morto vicino al cancello di un deposito della Kappa Smurfit nella tarda serata dello scorso 7 gennaio. (LuccaInDiretta)

Ne parlano anche altre fonti

Sembrava una tragica fatalità, invece si è trattato di un omicidio. Non è stato un malore fulminante a provocare la morte di Artan Kaja, ma un colpo di arma da fuoco sparato da distanza ravvicinata. (LA NAZIONE)

Visite: 4527 Piana (La Gazzetta di Lucca)

Nel tardo pomeriggio di giovedì la clamorosa svolta su un caso che circa 48 ore prima – nella serata di martedì - era stato apparentemente classificato come un decesso per cause naturali, avvenuto all’interno della cartiera Smurfit Kappa di Lunata, frazione del comune lucchese di Capannori. (Corriere Fiorentino)

Né incidente sul lavoro né malore: l’operaio morto a Capannori ucciso da un proiettile

Marian Pepa, autotrasportatore connazionale della vittima, che si è autoaccusato dell’omicidio. I carabinieri hanno sottoposto a fermo un uomo. (Il Fatto Quotidiano)

Mancano la pistola e l'ogiva del proiettile e adesso anche Maian Pepa, l'autostrasportatore albanese che si era autoaccusato dell'omicidio a colpi di arma da fuoco del connazionale 52enne... (Virgilio)

Artan Kaja, il 52enne imprenditore trovato senza vita nel deposito di una cartiera a Capannori (Lucca) martedì sera, è stato ucciso. Non un incidente sul lavoro né un malore, come ipotizzato in un primo tempo. (La Repubblica Firenze.it)