Settimo San Pietro, si è rinnovato il rito della domenica delle palme.

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Folla stamattina al rito della benedizione delle Palme a Settimo San Pietro. Nella piazza della monumentale chiesa parrocchiale di fronte al Parco degli ulivi, il parroco don Giuseppe Orrù ha ripetuto il rito pre-pasquale accompagnato da centinaia di fedeli: bambini con i loro genitori e tanti giovani sono arrivati con le palme e i ramoscelli di ulivo, ricevendo la benedizione con l'acqua santa che si celebra appunto la domenica precedente la Pasqua che quest'anno cade il 20 aprile. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre testate
La Domenica delle Palme per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 13 aprile. (Il Capoluogo)
Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, durante l’omelia della Domenica delle Palme nel corso della quale ha anche invitato a meditare “sul buio, sul limite,sulla nostra fragilità – ha detto -, sulla nostra piccolezza che può essere, però, riempita dalla potenza del Signore. (Corriere di Lamezia)
Mentre stiamo per ripercorre i giorni supremi della nostra storia, il primo brano del vangelo che ci viene incontro riferisce la festa che circonda Gesù mentre scende dal Monte degli Ulivi e si avvia verso Gerusalemme, a dorso d’asino. (Cerco il Tuo volto)

Ma cosa rappresenta esattamente questa festività? Perché si celebra, dove nasce, e che significato ha oggi? E, perché no, cosa c'entra un gatto tra gli ulivi con tutto questo? Scopriamolo insieme. È una giornata che racchiude in sé gioia e presagio, accoglienza e attesa, tradizione e simbolismo. (statoquotidiano.it)
È una celebrazione cristiana solenne che accomuna cattolici, ortodossi e protestanti. La Domenica delle Palme si festeggia sette giorni prima di Pasqua. (Matera News)
È celebrata da cattolici, ortodossi e protestanti e ricorre durante la Quaresima, che termina giovedì prossimo, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”. LEGGI ANCHE Il Papa in piazza San Pietro per le Palme: “Buona Settimana santa” La domenica delle palme ricorda l’ultimo ingresso a Gerusalemme di Gesù, pochi giorni prima della sua morte: nel Vangelo di Giovanni si racconta che Gesù fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma. (La Stampa)