Il debutto con flop del processo telematico. “Il sistema non riconosce nemmeno i magistrati”

Il debutto con flop del processo telematico. “Il sistema non riconosce nemmeno i magistrati”
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la Repubblica INTERNO

Un riquadro rosso con la scritta “errore”: è la fotografia dell’andamento del processo penale telematico nei principali tribunali italiani. La rivoluzione digitale è già un flop. Nonostante gli allarmi lanciati dal Csm, dall’Associazione nazionale magistrati e anche dai penalisti, il governo è andato avanti a tappe forzate e la riforma, approvata con un decreto del 27 dicembre, è entrata in vigor… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Era un disastro annunciato, il governo era stato avvisato dal Csm e dagli avvocati sul rischio di “paralisi” del sistema, perché l'applicativo aveva già mostrato problemi enormi nel corso della sperimentazione. (StileTV)

Dal momento dell’installazione del dispositivo di controllo automatico, sono stati presentati numerosi ricorsi nei confronti del Comune, sollevando presunti vizi e irregolarità, tra cui la necessità di omologazione. (Frosinone News)

Come si legge nel decreto, il motivo risiede nelle criticità dell'applicativo App, la piattaforma ministeriale, che rischia di rallentare l'ordinaria attività processuale. Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, con un provvedimento firmato ieri, ha sospeso il processo penale telematico. (Tiscali Notizie)

Anche il tribunale di Roma sospende l’APP del Ministero, “rischio paralisi”

Il tribunale di Torino sospende l'uso di App 2.0 per il processo penale telematico, a causa di malfunzionamenti. Gli avvocati possono tornare al deposito cartaceo, in attesa di un sistema operativo aggiornato. (La Stampa)

Genova. (Genova24.it)

Dopo Milano, anche il tribunale di Roma, con una circolare a firma del presidente del facente funzioni Lorenzo Pontecorvo, ha disposto la sospensione temporanea del programma APP del ministero della Giustizia (Applicativo utilizzato nei tribunali e nelle procure per le archiviazioni dei procedimenti penali) ripristinando di fatto il vecchio sistema “cartaceo”, poiché l’applicativo, secondo i magistrati si è rivelato totalmente inidoneo “a gestire informaticamente e telematicamente le attività processuali penali”. (NT+ Diritto)