UE: 3,2 miliardi di euro per la ricerca sulle batterie

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Il progetto coinvolge Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia; i partecipanti sono soprattutto imprese di grandi dimensioni, ma non mancano organismi di ricerca e PMI.

L'investimento che è stato approvato assicurerà un futuro a questi progetti, che sono ambiziosi e rischiosi.

La Commissione Europea ha approvato ieri un investimento di circa 3,2 miliardi di euro allo scopo di finanziare progetti comuni di ricerca e innovazione per la realizzazione di batterie di nuova generazione. (HDblog)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le imprese italiane coinvolte nel progetto che riguarda i settori dei materiali innovativi, delle celle, dei sistemi di batterie, del riciclaggio e della raffinazione, sono Faam, Endurance, Enel X, Kaitek e Solvay. (EuropaToday)

[…] Secondo Bruxelles, i 3,2 miliardi di fondi pubblici stanziati dai sette Stati membri possono sbloccare altri 5 miliardi di risorse del settore privato. [Rassegna Stampa] L’unione europea ha concesso 3,2 miliardi di euro a sei paesi membri, un investimento enorme con il fine di riportare il “vecchio continente” all’interno della gara globale nella produzione di batterie per le auto elettriche, rompendo così il cordone ombelicale che lega tutta la filiera alle industrie cinesi. (FormulaPassion.it)

UE: 3 miliardi per batterie di nuova generazione. L’obiettivo è quello di supportare le imprese nella produzione di batterie di nuova generazione, con ricadute positive sia in termini di sostenibilità ambientale che di competitività del sistema industriale europeo. (Punto Informatico)

Il consorzio sarà formato da sette paesi membri della Comunità Europea, tra cui anche l’Italia. Nei piani delle due aziende rientra il progetto di costruire una fabbrica gemella sul territorio francese. (Tom's Hardware Italia)

A titolo comparativo, nel 2016 negli Stati Uniti erano avvenuti 5,4 omicidi ogni 100 000 persone, mentre in Russia 10,8. In Germania e Francia i furti nelle case sono aumentati rispettivamente del 5 % e dell’1%. (Il Sole 24 ORE)

Un buon segno che speriamo possa far ben posizionare l’Europa rispetto al resto del mondo. Una soddisfazione dovuta alla recente approvazione da parte della commissione europea del fondo da 3,2 miliardi di euro da dedicare alla ricerca e all’innovazione nel campo delle batterie: a partire dall’estrazione di minerali grezzi, passando per la produzione di materiali chimici avanzati, fino al design e alla realizzazione dei prototipi. (SmartWorld)