La Davis potrebbe spostarsi per 5 anni ad Abu Dhabi. Ma che senso ha?

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Scatta la fase finale della “nuova” Davis, e già si vocifera di ulteriori cambiamenti.

Queste sono solo due proposte, tra le tante che si potevano provare ad attuare prima di sminuire così un patrimonio del nostro sport.

Ottimo per il pubblico italiano e spagnolo, non quello austriaco per colpa delle restrizioni covid; ma gli altri scontri tra nazioni ospiti?

Ma allora, quale sarebbe la differenza tra la tanto osteggiata Laver Cup e quel che ne resta di questa possibile Davis tra i cammelli ed emiri?

Con tutti i limiti, problemi, difetti che volete, la Davis era un evento unico

(LiveTennis.it)

La notizia riportata su altri media

Quindi davanti alla prospettiva di giocare match decisivi di Coppa Davis davanti a pochi intimi in stadi con le gradinate quasi vuote c’è chi i chiede se la decisione di andare a giocare ad Abu Dhabi sia quella giusta. (Ubi Tennis)

Oggi sono appena iniziati i primi match della nuova edizione torinese della Davis, che già si parla di un futuro diverso, sia come formato sia come collocazione. Fino ad ora, però, complice il Covid, la Nuova Davis ha vissuto un paio di flop, fra mala organizzazione e la cancellazione dello scorso anno (La Stampa)

Ai giocatori erano stati promessi 15 milioni di euro, ma le casse del momento di Kosmos hanno obbligato ad abbassare la quota a 9 milioni. Ancora più dura era stata una consistente parte del clan francese, in netta contrapposizione con il successivamente uscito di scena Giudicelli. (OA Sport)