Starlink e il contratto con il governo italiano, dubbi e polemiche

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INTERNO

Il dibattito su Starlink, il progetto di SpaceX per la fornitura di internet satellitare, continua a suscitare polemiche in Italia. Recentemente, è emersa l'indiscrezione di un presunto accordo tra Elon Musk e il governo italiano, un contratto da 1,5 miliardi di euro della durata di cinque anni. Tuttavia, molti esperti hanno sollevato dubbi sulla necessità e sulla convenienza di tale accordo, considerando che il Pentagono paga a SpaceX 23 milioni di dollari per coprire l'Ucraina, un importo significativamente inferiore rispetto a quello previsto per l'Italia.

I dialoghi tra Roma e SpaceX, iniziati prima dell'insediamento del governo guidato da Giorgia Meloni, hanno sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull'effettiva utilità del progetto Starlink per il nostro Paese. I satelliti di Starlink, infatti, operano in orbita bassa, il che significa che il loro movimento è più ellittico rispetto ai satelliti geostazionari, risultando più vicini a un punto specifico della Terra in determinati momenti e più lontani in altri. Questo aspetto tecnico ha alimentato ulteriori dubbi sulla reale efficacia del servizio offerto da Starlink in Italia.

Nel frattempo, Andrea Stroppa, considerato l'uomo di Elon Musk in Italia e attualmente sotto indagine per un'inchiesta che coinvolge il manager di Sogei Paolino Iorio e l'amministratore delegato di Digital Value, ha annunciato una pausa dal discorso pubblico. In un lungo post su X, Stroppa ha dichiarato di voler riflettere sulla vicenda Starlink e sulle polemiche degli ultimi giorni, sottoponendosi a un "autointerrogatorio alla coscienza".

La vicenda Starlink, dunque, continua a essere al centro dell'attenzione mediatica e politica, con numerosi interrogativi ancora senza risposta.