«Lo curavo tramite una sua amica non con IppocrateOrg»

La Nuova Ferrara INTERNO

Il dottor Alberto Dallari ha già dato spiegazioni al giornale online “La pressa” di Modena che l’ha intervistato e dovrà ripeterlo agli inquirenti: «La presa in carico di Mauro Gallerani è stata indiretta, tramite una amica del paziente che mi conosceva, avendo curato altre persone nella zona: ha dato il mio nome a Mauro e mi ha contattato per uno stato febbrile con un tampone positivo».

Pertanto, Gallerani formalmente non è un paziente dell’associazione che propone terapia domiciliare contro il Covid. (La Nuova Ferrara)

Ne parlano anche altri giornali

Parliamo del medico di Reggio Emilia indagato per omissione di soccorso e omicidio colposo a seguito del decesso in ospedale del 68enne ferrarese Mauro Gallerani, ammalato di Covid sottoposto a cure domiciliari prima del ricovero. (La Pressa)

APPROFONDIMENTI IL CASO Paola Soragni, consigliera M5S di Reggio Emilia: «Ho paura del. Il 68enne deceduto, no vax convinto, una persona descritta come isolata e con poche relazioni sociali, oltre che con alcune patologie pregresse, a quanto pare anche in ospedale aveva tentato di firmare dimissioni e di rifiutare le cure (ilgazzettino.it)

Non c’è alcuna correlazione col mio operato", si difende il medico che invita gli investigatori a concentrarsi sul ricovero. Alberto Dallari è il medico neurologo reggiano indagato per la morte di Mauro Gallerani, 68 anni, di Cento: nei confronti del medico sono state formulate le ipotesi di reato di omicidio colposo e omissione di soccorso. (il Resto del Carlino)

Il punto Alberto Dallari, chi è il medico indagato per la morte del no vax di Ferrara - No vax morto a Ferrara, indagato il medico che lo curò con la telemedicina. Molti i messaggi scambiati tra Gallerani e Dallari, la maggior parte che riportano la situazione clinica del sessantottenne con comunicazione della temperatura corporea e del livello di saturazione. (il Resto del Carlino)

“ Vogliamo riaprire l’oratorio non solo ai bambini, agli adolescenti e ai giovani, ma a tutta la comunità. Da qui l’appello a chi può farsi avanti, anche per poche ore la settimana (MI-LORENTEGGIO.COM.)

La liberatoria che pubblichiamo qui a fianco è il modulo pre-stampato che si scarica dalla piattaforma IppocrateOrg: indica le terapie da seguire e esonera il medico curante – in questo caso il medico reggiano, appunto – da ogni responsabilità. (La Gazzetta di Reggio)