Doppia laurea, pubblicato primo decreto per le iscrizioni dal 2022/2023. Messa: “Formazione più flessibile e trasversale”

Iscriversi a due corsi di laurea contemporaneamente è ora possibile.
7 si limita, infatti, a prevedere delle condizioni per la frequenza congiunta dei due corsi.
Lo scorso 29 luglio è stato infatti pubblicato il primo decreto ministeriale del MUR (decreto n. 930 del 29 luglio 2022) che regolamenta la doppia iscrizione all’università.
Tra queste condizioni vi è anche la possibilità di ridurre la durata del dottorato a due anni su domanda dell’interessato”
Come abbiamo già riportato, si tratta di una possibilità che si concretizzerà sicuramente già dal prossimo anno accademico 2022-2023. (Tecnica della Scuola)
La notizia riportata su altre testate
Questo affinché si stabiliscano in maniera più esaustiva e per tutte le discipline i criteri per poter iscriversi contemporaneamente a due corsi universitari. La doppia laurea è in arrivo già dall’anno accademico 2022-2023. (Nanopress)
Possono richiedere l’accesso al terzo anno integrativo coloro che hanno conseguito l’attestato di specializzazione post diploma per Artista di circo contemporaneo presso l’Accademia di Cirko Vertigo e coloro che sono in possesso di un diploma annuale, biennale o triennale per Artista di circo contemporaneo ottenuto in Italia o all’estero. (Torino Top News)
Gli studenti avranno la possibilità di avere la doppia laurea: l'iscrizione a due corsi, contemporaneamente già dall'anno accademico 2022-2023. (Alto Adige)

Per quali corsi non vale la doppia iscrizione. Articolo 4 Modalità di agevolazione della iscrizione contemporanea. 1 (Orizzonte Scuola)
Gli studenti infatti avranno la possibilità di avere la doppia laurea grazie alla pubblicazione del decreto N. (L'Unione Sarda.it)
«Abbiamo superato rigidità e vincoli normativi a favore di una formazione trasversale che risponda alle necessità dei giovani di oggi», ha aggiunto la ministra che poi, ringraziando il Parlamento per la sua collaborazione, ha sottolineato: «Mi auguro continui, in futuro, il percorso, già tracciato, di riforma dell'università». (Il Sole 24 ORE)