Dossier Fbi, pista saudita dietro l’11 settembre

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Il presidente ha ordinato di desecretare i documenti sull’11 settembre 2001 riguardanti il potenziale coinvolgimento dell’Arabia Saudita e spuntano gli interrogatori top-secret.

Anche la commissione parlamentare sull’11 settembre nel 2004 aveva sostenuto che "non ci sono prove che il governo saudita o suoi funzionari abbiano finanziato gli attacchi".

Ma i famigliari delle vittime non hanno mai accettato fino in fondo quella verità

Oltre a Bin Laden ben 15 dei 19 terroristi dell’11 settembre erano sauditi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

Resta altamente improbabile il coinvolgimento della monarchia saudita, tant’è la Commissione sugli attacchi dell’11 Settembre ha sempre precisato di “non aver trovato alcuna prova a riguardo”, ma è certo che funzionari del paese fossero ben informati di quanto sarebbe accaduto a New York. (Notizie Geopolitiche)

I documenti vengono rilasciati in un momento politicamente delicato per gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, due nazioni che hanno forgiato un’alleanza strategica, anche se difficile, in particolare su questioni di antiterrorismo Biden era stato sollecitato dalle famiglie deli morti che hanno a lungo cercato i documenti per portare avanti una causa a New York, sostenendo che alti funzionari sauditi furono complici. (Roccarainola.net)

Il documento risale al 2016 e fornisce numerosi dettagli sul lavoro svolto dall'FBI atto al tempo a indagare su un presunto supporto logistico che un funzionario consolare saudita e un sospetto agente dell'intelligence saudita a Los Angeles hanno fornito ad almeno due degli uomini che hanno dirottato gli aerei. (Antimafia Duemila)

Ma le accuse di complicità del governo saudita sono state a lungo oggetto di controversie a Washington “La gamma di contatti in momenti critici tra questi funzionari del governo saudita, al-Qaeda e i dirottatori è sbalorditiva”. (Agenpress)

Da allora però un certo numero di membri della Commissione avevano fatto presente che non era stata condotta un’inchiesta esaustiva su un possibile coinvolgimento del governo di Riad Il documento riferisce di un suo intenso coinvolgimento nel garantire “assistenza sui viaggi, logistica e finanziaria” a vantaggio dei due dirottatori. (VoceControCorrente.it)

PII aveva contatti con due sauditi, il "gregario" Omar al-Bayoumi e Fahad al-Thumairy, ritenuti due degli uomini che hanno offerto "significativo supporto logistico" ad alcuni dei dirottatori. Il dossier pubblicato si basa sull'interrogatorio del 2015 condotto dagli agenti dell'Fbi su un uomo - identificato solo come PII - che aveva lavorato nel consolato saudita di Los Angeles e che aveva ospitato in casa due dirottatori dell'11 settembre. (laRegione)