Alitalia, UE ufficializza bocciatura prestito ponte del 2017. Ok conferimenti a ITA

Il Messaggero ECONOMIA

Rispetto ad Alitalia, riporta ancora il comunicato UE, ITA sarà caratterizzata da una struttura dei costi più sostenibile, in termini di flotta e di contratto di lavoro.

Sulla base di quanto precede, la Commissione ha concluso che ITA sarà una compagnia diversa da Alitalia e che vi è una discontinuità economica tra Alitalia e Ita.

Venerdì 10 Settembre 2021, 13:30. (Teleborsa) - Dopo le indiscrezioni delle scorse ore, Bruxelles ha ufficializzato la bocciatura del prestito ponte del 2017 ad Alitalia. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altre testate

Tutti i lavoratori italiani debbono sostenere i lavoratori Alitalia non solo per solidarietà, ma per diretto interesse Tutti i partiti che hanno governato sono colpevoli e la loro falsa solidarietà ai lavoratori Alitalia è un danno e una beffa. (L'AntiDiplomatico)

Infine, la nuova compagnia di aviazione “assumerà un numero notevolmente ridotto di personale proveniente dal mercato, Alitalia compresa, ma con un nuovo contratto di lavoro conforme alle condizioni del mercato”. (EuropaToday)

L’Italia deve pertanto recuperare presso Alitalia gli aiuti di Stato illegali, maggiorati degli interessi. La Commissione europea ha concluso che i due prestiti statali per un importo complessivo di 900 milioni di euro concessi dall’Italia ad Alitalia nel 2017 sono illegali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato. (Ticinonews.ch)

Intanto per Bruxelles Alitalia dovrà restituire prestiti per 900 mln di euro ricevuti dallo Stato (TG La7)

Aiuti di Stato Alitalia: figli e figliastri della Commissione Ue. Al di là del merito della decisione, colpisce – ma non sorprende più – ancora una volta lo strabismo di Bruxelles. La decisione sugli aiuti di Stato ad Alitalia arriva infatti al termine di un periodo in cui i governi hanno contribuito generosamente ai bilanci delle proprie compagnie di bandiera. (Il Primato Nazionale)

“Il Mef si è attivato per avviare due tavoli di confronto distinti ma paralleli, presso Ita e presso il ministero del Lavoro, che si terranno a partire dai primi giorni della prossima settimana”. Su questo, la prossima settimana, attiveremo un tavolo presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. (Il Fatto Quotidiano)