Omicidio di Fausto e Iaio, l'ex Nar Marione dalle radio alla nuova inchiesta: “Mi fido dei giudici”

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Il passato nei Nuclei Armati Rivoluzionari, insieme a Massimo Carminati. La fuga a Londra, quartier generale della destra eversiva italiana. Poi il ritorno a Roma, con la passione che diventa un lavoro: la militanza in Curva Sud fra i Boys e la nuova vita da speaker radiofonico, quattro ore al giorno, che da più di trent’anni accompagnano le mattinate di decine di migliaia di tifosi romanisti. È… (la Repubblica)
Su altre fonti
“Dopo quasi mezzo secolo forse potrebbe essere la volta buona – spiega – la speranza è sempre viva, ma da tempo ho fatto pace con la giustizia e non ce l’ho con lo Stato. La verità storica c’è sempre stata: due ragazzi sono stati uccisi da mano identificata e rivendicata come fascista. (Il Giorno)
Riparte da lì, a quasi cinquant'anni di distanza, l'indagine su uno dei pochi delitti irrisolti degli anni di piombo: l'assassinio di due ragazzi dell'ultrasinistra, Lorenzo Tinelli e Fausto «Iaio» Iannucci, uccisi a sangue freddo a Milano, vicino al centro sociale Leoncavallo, la sera del 18 marzo. (il Giornale)
Un agguato rimasto senza colpevoli, con svariati indizi mai assurti al valore di prova. Alle otto di sera del 18 marzo 1978 Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto Iaio, diciannovenni militanti di sinistra, vengono uccisi a colpi di pistola in via Mancinelli a Milano. (Il Messaggero)

Si riparte dalla pista nera. Dall’estremismo di destra romano in trasferta a Milano. Da tre nomi: Massimo Carminati, Mario Corsi, Claudio Bracci. Sulle loro teste, e sul mondo di cui facevano parte, pendevano indizi “significativi” ma non sufficienti e vennero archiviati. (la Repubblica)
Anni di piombo: Fausto e Iaio, un caso che si riapre dopo 47 anni Apri contenuto (RaiNews)
I pm di Milano hanno messo nero su bianco di voler ascoltare dei testimoni, meno di una decina di persone quelle indicate, tra cui personaggi dell'ex galassia della destra eversiva, nelle nuove indagini sul duplice omicidio di Fausto e Iaio del '78. (l'Adige)