A Wall Street indici della «paura» alle stelle: quanto è possibile il rimbalzo?
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Non sono solo i ribassi dai massimi storici, toccati neppure tanto tempo fa, a balzare all’occhio. Non sono solo quel -5,26% di Wall Street e quel -9,71% del Nasdaq da inizio anno a creare apprensione. A colpire davvero è la velocità con cui gli investitori hanno cambiato umore: dall’ottimismo più sfrenato di fine dicembre al pessimismo cosmico attuale. Tutti gli indicatori di “paura” dei mercati sono infatti schizzati verso l’alto con una velocità davvero impressionante. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
A Wall Street c'è un indicatore che sta trasmettendo segnali preoccupanti. Questa teoria afferma che gli aumenti o i cali dell'indice Dow Jones Industrial Average per essere effettivi devono trovare conferma nel movimento dei titoli dei trasporti. (Investire.biz)
Le turbolenze innescate dall’annuncio di dazi da parte di Donald Trump e dai timori dell’avvicinarsi di una recessione per l’economia Usa hanno riportato incertezza e volatilità sui mercati. (La Stampa)
Prima di cestinare questo breve articolo, cerchiamo di seguire il filo del ragionamento. Ebbene, non c'è media e giornalista finanziario che non attacchi le politiche del nuovo presidente degli Stati Uniti, facendosi forza con i rendimenti negativi dei mercati finanziari. (il Giornale)

Ieri l'indice calcolato in base al prezzo di mercato delle opzioni sull'S&P 500 ha chiuso a 26,92 punti (vicino ai massimi dall"esplosionè dello yen dello scorso agosto) riflette… (L'HuffPost)
E, soprattutto, non ci riescono i mercati che, proprio per questo diluvio di annunci cosiddetti price-sensitive (che cioè possono influenzare in un senso o nell’altro il prezzo degli strumenti finanziari quotati), sono entrati in una fase di volatilità estrema. (Il Giornale Di Vicenza)
Però si è ridotto parecchio il valore dei titoli di Stato, nei quali così tanti investono i loro risparmi: il rendimento dei Btp italiani a dieci anni è salito dal 3,6 a quasi il 4 per cento e questo succede quando si riduce la domanda, cioè quando molti vendono e fanno scendere il prezzo (che è speculare al rendimento). (Vanity Fair Italia)