Onu: Gaza è diventata una zona di morte post-apocalittica
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«La realtà a Gaza è una realtà post-apocalittica: tutto è stato distrutto, i combattimenti continuano, la zona è diventata una specie di zona di morte per la popolazione e stiamo sostanzialmente assistendo all’emergere di una sorta di interruzione post-apocalittica della guerra»: lo ha dichiarato il Commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, in un’intervista all’emittente tv Al Jazeera (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
E' l'allarme lanciato dal commissario generale dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Lazzarini, all'emittente tv Al Jazeera. La zona è diventata una specie di zona di morte per la popolazione". (RaiNews)
E oggi e domani (12 e 13 aprile) anche nelle piazze dell'Emilia Romagna torna la colomba di pace di Emergency, che si può acquistare per sostenere gli interventi dell'organizzazione umanitaria nei luoghi segnati dai conflitti, come la striscia di Gaza (RaiNews)
Sono almeno 15, secondo l’agenzia palestinese Wafa, i civili uccisi nei raid israeliani, dieci dei quali appartenenti alla stessa famiglia. Aerei da guerra israeliani - riporta la Wafa - hanno colpito un’abitazione appartenente alla famiglia Al-Farra nelle vicinanze della zona di Al-Mahatta a Khan Yunis, uccidendo dieci membri della famiglia e ferendone altri. (Il Sole 24 ORE)
Lo afferma il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa. "È molto difficile prevedere - sottolinea Pizzaballa - cosa accadrà a Gaza. (RaiNews)
ROMA. "La realtà a Gaza è una realtà post-apocalittica: tutto è stato distrutto, i combattimenti continuano, la zona è diventata una specie di zona di morte per la popolazione e stiamo sostanzialmente assistendo all'emergere di una sorta di interruzione post-apocalittica della guerra": lo ha dichiarato il Commissario generale dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, in un'intervista all'emittente tv Al Jazeera (www.altoadige.it)
Nello stesso lasso di tempo Tel Aviv ha emesso 21 ordini di evacuazione, spesso verso zone descritte come «sicure» ma che lo stesso esercito ha più volte attaccato. Almeno 36 bombardamenti hanno ucciso solo donne e bambini. (Il Manifesto)