Nokia sfida Huawei e avverte l’Italia sul 5G: “Costi uguali per tutti”

La Stampa ECONOMIA

Un’ipotesi è che Washington indirizzi l’International Development Finance Corporation ad usare parte del suo fondo da 60 miliardi di dollari per aiutare proprio Nokia ed Ericsson.

La prima cosa che fa Marcus Weldon, accogliendoci nel Nokia Bell Labs di cui è presidente, è smontare la logica secondo cui l’Italia potrebbe affidare la costruzione del suo network 5G ai cinesi di Huawei.

I Nokia Bell Labs sono un centro storico della ricerca tecnologica, fondati dall’inventore del telefono Alexander Bell (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

La soluzione appena testata consentirà di ottenere non soltanto velocità più performanti, ma anche nuovi sviluppi per il 5G su larga scala e nuove opportunità di business”. Le soluzioni tecnologiche ha hanno consentito di raggiungere questo risultato, aspecifica l’azienda in una nota, saranno disponibili sul mercato durante il corso del 2020. (CorCom)

Tutti i Paesi membri hanno già accettato le misure proposte dalla Commissione europea ed entro il 30 giugno, ognuno di loro dovrà inviare una relazione congiunta sull’attuazione di questi strumenti. Sono questi gli strumenti che la Commissione intende adottare per garantire uno sviluppo sicuro dell’infrastruttura. (Corriere della Sera)

Huawei può continuare i suoi rapporti commerciali con le aziende statunitensi per altri 45 giorni, ovvero fino al 1 aprile 2020. La rete 5G dell’operatore telefonico verrà realizzata con apparecchiature Nokia (Webnews)

Ericsson si riprende la leadership del mondo 5G: nelle stesse ore in cui dagli Stati Uniti giunge una nuova spallata a Huawei, l’azienda europea ha macinato un nuovo record di velocità che alza ulteriormente l’asticella e alza una volta di più le ambizioni in merito alle potenzialità della nuova generazione delle reti mobile. (Punto Informatico)

La Francia non escluderà Huawei dal 5G. Intanto la Francia annuncia che non escluderà i cinesi dalla realizzazione delle reti 5G. Se davvero gli Stati Uniti dovessero scoprire violazioni da parte di Huawei, noi chiediamo ufficialmente agli Stati Uniti di rivelare prove specifiche invece di usare i media per diffondere voci del tutto infondate. (CorCom)