Papà uccide il figlio di due anni, tragedia a Castello di Godego

Il Messaggero Veneto INTERNO

Ha lasciato in salotto una lunga lettera di sei pagine in cui spiega il folle gesto.

Ha lasciato una lunga lettera in cui spiega il folle gesto: era preoccupato per la salute del piccolo.

In un appartamento della palazzina che si affaccia sulla piazzetta sono stati trovati due corpi senza vita: si tratta di un papà e del figlioletto di appena due anni.

Una volta sul posto, i militari sono riusciti a entrare e hanno trovato i due corpi senza vita

Sembra che nella lunga lettera il padre facesse riferimento alla sua paura di lasciare il bimbo da solo, alla morte dei genitori. (Il Messaggero Veneto)

Su altre fonti

E hanno trovato i corpi di papà e figlioletto a terra senza vita. L'allarme è stato lanciato da un'abitazione al primo piano di una palazzina in piazza Città di Boves, al civico 7. (Oggi Treviso)

Per lui, confuso e impaurito dall’ipotesi di un figlio autistico, uccidere Massimiliano e togliersi la vita, è stato un atto d’amore (Treviso) - «So che sarò definito un mostro, ma il dolore che sto provando lo conosco solo io. (Il Messaggero)

Questa tragica vicenda è una ferita per tutti, noi amministratori e l’intero paese”. Non abbiamo mai ricevuto alcuna richiesta di aiuto per tentare di fare qualcosa nessun campanello d’allarme e ora purtroppo non possiamo fare nulla”. (Oggi Treviso)

Un coltello Egidio Battaglia, 43 anni, operaio montatore in un’azienda che produce impastatrici industriali a Galliera Veneta, è stato trovato sul pavimento del bagno, in una pozza di sangue. In ogni caso, nella lettera che Egidio Battaglia ha lasciato sul tavolo della cucina si fa riferimento all’angoscia per la malattia del bambino (Corriere della Sera)

L'omicidio-suicidio si è consumato nel bagno di casa, un appartamento al primo piano di una palazzina a Castello di Godego, dove il 43enne viveva assieme alla moglie, di origine romena. APPROFONDIMENTI NORDEST Papà Egidio strangola il piccolo Massimiliano e si toglie la. (Il Gazzettino)

Poco prima quell'uomo, da tutti definito come una persona buona e solare, aveva assassinato il proprio figlioletto di appena due anni, strangolandolo a mani nude. «Che vita farebbe quando sarà grande?»: questo si chiedeva Egidio Battaglia, 43 anni, dipendente della "Pavan" di Galliera Veneta, nella lettera (due pagine scritte a mano) lasciata come una sorta di testamento sul tavolo della sala pranzo di casa, prima di togliersi la vita, auto-sgozzandosi con un coltello da cucina. (TrevisoToday)