La mossa che rivela l’impotenza dei partiti

Corriere della Sera INTERNO

Il fondatore del centrodestra è l’incarnazione di quanto può avvenire in una fase di incertezza.

E lascia interdetti l’immagine di un Berlusconi riluttante, mentre da giorni suoi emissari e lui stesso cercano di conquistare parlamentari nelle file avversarie.

La sua operazione scardina l’idea di un capo dello Stato deciso da una maggioranza che va oltre gli schieramenti: almeno come aspirazione.

L’esigenza di recuperare protagonismo e ruolo da parte delle formazioni politiche è più che comprensibile

Magari insospettisce che a dirlo sia un leader indicato sul punto di lasciare la coalizione per arginare la competizione a destra. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Per questa ragione vorrei provare a mettere in fila alcune ragioni che, a mio parere, consigliano di evitare che Silvio Berlusconi vada al Colle Dopo tanto parlare di Draghi, questi sono i giorni di Silvio Berlusconi. (Felicità Pubblica)

Rimane l’ombra della pandemia, che rende incerta e segnata dalle polemiche la presenza di decine di parlamentari positivi. Una la candidatura allo stato nascente, ma non si capisce bene se gi declinante, di Silvio Berlusconi da parte del centrodestra. (GameGurus)

Ovvero: nel marasma del centrosinistra, gli altri invece hanno un nome, una coalizione unita e una strategia, tanto vale premiare questa. Ma Letta ieri - dopo aver anche confidato a Gasparri: «La caccia di Sgarbi? (ilmessaggero.it)

Silvio Berlusconi è tornato, candidato del centrodestra per la presidenza della Repubblica; la notizia fa sorridere, in un modo o nell’altro, più o meno tutti. Già, perché se c’è un sentimento comune alla stragrande maggioranza degli italiani è proprio questo: la nostalgia. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

L’idea di Berlusconi presidente della Repubblica in un paese dotato di politica sarebbe rimasta una voglia più o meno privata di Berlusconi. Salvini e Meloni acquattati dietro Berlusconi presidente per l’incapacità e politica pavidità di entrambi nel proporre una candidatura nazionale (altro che patriota…). (Blitz quotidiano)

Ed è il motivo per cui continuo a dire a Letta e a Conte, e alle forze del campo progressista che forse è l’ora di fronte a questa offensiva di costruire una strategia che non sia solo difensiva e di mettere in campo una proposta che parli al Paese. (Agenpress)