Carlo Giuliani, 20 anni fa la morte al G8 di Genova

Time Magazine INTERNO

La dinamica dei fatti della morte di Carlo Giuliani. Passa qualche istante prima che nella piazza ci si renda conto dell’accaduto.

Nel 2005, il consiglio comunale di Genova approvò la posa di una lapide commemorativa in piazza Alimonda (con scritto: “Carlo Giuliani, ragazzo

Un cordone delle forze dell’ordine circonda la zona, mentre si accerta la morte di Carlo Giuliani.

Sono trascorsi 20 anni dalla morte di Carlo Giuliani avvenuta il 20 luglio 2001, in piazza Alimonda, a Genova. (Time Magazine)

Su altri giornali

Tutti ricordano la fototessera sbiadita di Carlo Giuliani, morto a ventitré anni in piazza Alimonda, simbolo – suo malgrado - di una delle ferite più dolorose della storia recente italiana. Mario Placanica. (L'Unione Sarda.it)

Del G8 2001 di Genova, vent’anni dopo, conservo alcuni cimeli. A causa della sua elevata tossicità è stato sostituito dal gas CS e dallo spray al peperoncino, più efficaci e meno pericolosi. (Il Fatto Quotidiano)

Diverse generazioni di militanti ed attivisti si sono ritrovati per questo ventennale che ieri ha visto, soprattutto, la partecipazione di chi a Genova non poteva esserci, o perché non ancora nato o perché faceva ancora le scuole elementari come ci ricorda, per esempio, Mauro del Centro Sociale «Cantiere» di Milano Dopo l’assemblea internazionale della mattina organizzata dal comitato «Genova 2001-2021, voi la malattia noi la cura» un corteo, spontaneo, è partito dal Piazza Matteotti in direzione Piazza Alimonda per raggiungere la manifestazione organizzata dal comitato «Piazza Carlo Giuliani». (Il Manifesto)

Il dramma dei migranti – i respingimenti e le morti nel Mediterraneo – si ripetono senza sosta Migranti in Libia: un dramma senza fine. 230 migranti bloccati dalla cosiddetta Guardia Costiera Libica e riportati a Tripoli, altri 20 annegati in mare. (Radio Popolare)

Il cantante francese è salito sul palco di piazza Alimonda e ha cantato il suo celebre brano «Clandestino» (Corriere TV)

A moderare l’incontro il giornalista de il Fatto Quotidiano, Marco Grasso, presente anche il garante nazionale delle persone sottoposte a restrizione della libertà personale Mauro Palma: “Negli anni passati a fare monitoraggi in tutta Europa ho trovato l’assenza di trasparenza sulle condizioni delle persone private di libertà che c’è in Italia solo in Paesi appena approdati alla democrazia. (Il Fatto Quotidiano)