Un centrocampista di peso (e centimetri): la priorità di Allegri è in mezzo al campo

La Gazzetta dello Sport SPORT

E per uno come Pogba o Milinkovic Savic sarebbero in tanti ad accettare un sacrificio

Al di là dei nomi – da Pogba a Milinkovic Savic, nessuno pare scontentare i tifosi – il tecnico livornese ha espresso in questi termini la priorità assoluta per potenziare la squadra.

SENZA UN REGISTA — All’alba dell’Allegri bis non c’è un regista in rosa, come nell’ultimo anno con Pirlo.

Potenzialmente, McKennie potrebbe invece diventare un pupillo di Max, perché duttile e generoso, ma dovrà mentalizzarsi del tutto anche fuori dal campo. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Locatelli ha dimostrato di esserlo nel Sassuolo prima e in Nazionale poi. Arrivato a costo zero dai Red Devils nel 2012, in bianconero ha conquistato quattro scudetti, tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia, fino al 2014 con Antonio Conte e quindi con Massimiliano Allegri. (Tuttosport)

Per quanto riguarda il comparto avanzato, Gabriel Jesus è un nome che intriga moltissimo la Juventus, e il City, se riuscisse ad arrivare a Kane del Tottenham, potrebbe lasciarlo partire. In pista resta sempre il nome di Mauro Icardi, finito ai margini del PSG e accostato alla Juventus da almeno due anni (CIP)

Il centrocampista è in scadenza nel giugno 2022, ma la Juve avrebbe individuato la carta per convincere il Manchester United. Pogba Juve: scambio in vista con lo United? (Juventus News 24)

Il campione portoghese, che non sarebbe certo di restare alla Juve anche in vista della prossima stagione, sarebbe favorevole ad un ritorno allo United, così come Pogba tornerebbe certamente volentieri a vestire la maglia bianconera (Tutto Juve)

Chiariamo: non è che Max abbia chiesto la cessione del portoghese, ma se dovesse andare via non si dispererebbe sicuramente. Soprattutto se, come raccontato in Inghilterra, si aprisse una trattativa con il Manchester United per uno scambio Pogba-Ronaldo (ilBianconero)

Due idee di gioco differenti e dunque la necessità di dover adeguare la rosa al credo tattico dell’allenatore livornese. La priorità sembra essere il centrocampo, zona di campo in cui la Juventus è apparsa leggera quantitativamente e qualitativamente per tutto l’arco della passata stagione. (Stretto web)