Stellantis e Tesla, un'alleanza strategica per le emissioni
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Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru hanno stretto un accordo con Tesla per condividere le emissioni di CO2, al fine di rispettare le stringenti normative europee. Questo pool, che rimarrà aperto fino al 5 febbraio, potrebbe vedere l'adesione di Volkswagen e Renault. Parallelamente, Volvo, Polestar e Smart stanno formando un secondo pool con Mercedes-Benz. L'obiettivo comune è evitare le multe previste dalla UE per il superamento dei limiti di emissioni di CO2, che entreranno in vigore nel 2026.
Le case automobilistiche europee, per evitare le sanzioni, stanno acquistando crediti da produttori di auto elettriche come Tesla o da aziende con eccedenze di quote, come Volvo e Polestar. Questo consorzio, che coinvolge anche Stellantis e John Elkann, rappresenta una mossa strategica per bilanciare le emissioni derivanti dalla produzione di auto diesel e benzina.
L'accordo tra Stellantis e Tesla, in particolare, è visto come un passo cruciale per il colosso automobilistico franco-italiano, che rischia pesanti sanzioni se non riuscirà a ridurre le proprie emissioni. La collaborazione con Tesla, che produce esclusivamente auto elettriche, offre a Stellantis una via d'uscita dalle possibili multe della UE.
In parallelo, anche Volvo, Polestar e Smart stanno pianificando di mettere in comune le proprie emissioni con Mercedes-Benz, creando un secondo pool per affrontare le stesse sfide normative.