Pensioni rivalutate e taglio dell’Irpef: fino a 1.300 euro in più

Il Messaggero ECONOMIA

Inoltre, con il taglio dell’Irpef in arrivo, i trattamenti sopra i 15 mila euro lordi l’anno avranno un ulteriore incremento.

Il guadagno crescerà progressivamente fino a un picco intorno ai 50 mila euro di reddito per poi tornare a diminuire.

Salendo a 20 mila euro di pensione lorda all’anno l’aumento arriva a 344 euro, mentre a 40 mila euro l’incremento si spinge fino a 1.016 euro.

Con i benefici maggiori previsti per i redditi intorno a 50 mila euro lordi l’anno. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Scrivono dalla Cgia: «Si sottende che in Italia a pagare la quasi totalità dell’Irpef sarebbero solo due categorie di contribuenti: ovvero i lavoratori dipendenti e i pensionati». La Cgia definisce Ruffini vittima di «un abbaglio statistico/interpretativo». (Corriere della Sera)

Sparirebbe l'aliquota del 41% e sui redditi oltre 50mila euro si applicherebbe il 43% (che ora invece scatta dopo i 75mila euro). Nessun cambiamento per il primo scaglione (23% fino a 15mila euro). (Today)

e SCONTI: quanti soldi in più ogni mese in busta paga? La Guida. Cambiamenti per i LAVORATORI nella RIFORMA FISCALE La riforma fiscale varata dal Governo Draghi, che non convince i sindacati, porterà veramente un taglio delle imposte? (iL Meteo)

L’attenzione di molti è concentrata sul taglio e la rimodulazione degli scaglioni IRPEF con ritocchi alle aliquote dell’imposta (aliquote che passerebbero da 5 a 4, secondo le linee della «riforma»). Il calcolo della nuova Irpef senza le detrazioni. (Corriere della Sera)

Complessivamente, l’85% del beneficio dovrebbe andare a chi si colloca al di sotto dei 50mila euro. L’imposta sull’Irpef sarà del 23% fino a 15mila euro, del 25% da 15.001 a 28mila euro, del 35% da. L’ultimo nodo da sciogliere è quello delle bollette. (Quotidiano.net)

La fascia di reddito più bassa, fino a 15 mila euro, resta invariata al 23%, quella 15-28 mila scende dal 27% al 25%, quella 28-50 mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50 mila euro annui si passa direttamente al 43% Ma il governo giallorosso ha fatto di più, decidendo di estenderlo a tutti i redditi inferiori a 40 mila euro. (QuiFinanza)