Due soli medici in servizio per 7mila pazienti: "Da lunedì un sostituto per la dottoressa Rossiello"

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il Resto del Carlino SALUTE

Due soli medici di medicina generale attualmente disponibili per i 7.400 residenti del territorio comunale. È lo scenario, preoccupante, che si sta verificando in questi giorni a Montecosaro, Comune che in fatto di medici di base ha dovuto fare i conti prima con il decesso della dottoressa Clara Procacci, avvenuto a fine novembre, e da lunedì scorso con le dimissioni di Ilaria Rossiello. Disorientati, molti pazienti si sono rivolti alla sindaca Lorella Cardinali (nella foto) che si è messa in contatto con il direttore del distretto Ast di Civitanova, Pier Daniele Ruggiero: "È stato egli stesso a chiamarmi – dice la prima cittadina –, mostrandosi molto disponibile e sensibile alla questione. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

Ilaria Rossiello è una giovane dottoressa, ha 34 anni, che ha deciso di lasciare il suo ambul… Chiedono prescrizioni e certificati, diventano aggressivi, non rispettano gli spazi. (la Repubblica)

Sta facendo il giro dei principali canali di comunicazione nazionali la notizia delle dimissioni da Medico di Medicina Generale della dottoressa marchigiana Ilaria Rossiello.Una decisione forte che denuncia la proclamata condizione in cui, sempre più, medici, infermieri e personale sanitario tutto sono costretti a lavorare, siano essi impiegati in ospedale o in ambulatori di medicina generale, vale a dire, ricoprano il ruolo di Medico di Famiglia. (La Pressa)

"Medico di base dimesso, chiusi entrambi i servizi della guardia medica: per una ricetta chiedere in Pronto soccorso". La vicenda della Rossiello è nota e ha raggiunto le cronache nazionali: 34 anni, nel 2020 era entrata in servizio a Montecosaro, poi ha dovuto fare i conti con dei "problemi di salute" e con il "peggioramento delle condizioni di lavoro: a neanche una settimana dall’intervento sono tornata in ambulatorio e ho ricevuto aggressioni, chiacchiere e cattiverie", ha raccontato in un post Facebook. (il Resto del Carlino)

“Ero molto portata a fare il medico di famiglia e l’ho dimostrato in questi anni. Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro”. (Radio 105)

È la definizione data dall’Oms, l’organizzazione Mondiale della Sanità. Colpisce le “helping profession”, cioè le professioni legate all’aiuto degli altri e alle emergenze (medici, infermieri soprattutto del Pronto Soccorso, Vigili del Fuoco, operatori della sicurezza, forze dell’ordine, psicologi, etc). (corriereadriatico.it)

Ilaria Rossiello, 34 anni, medico di famiglia nelle Marche, ha deciso di lasciare la professione dopo cinque anni di lavoro in condizioni sempre più insostenibili. Lo ha annunciato con un video su Instagram dal titolo “Ci state facendo ammalare di lavoro”, denunciando turni massacranti, reperibilità continua e pressioni insostenibili. (AltaRimini)