Addio a James Foley, regista dei sequel di "Cinquanta sfumature"

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Addio a James Foley, regista, tra gli altri, dei sequel di "Cinquanta sfumature". Aveva 71 anni ed era malato di cancro al cervello. Foley è morto nel sonno a Los Angeles secondo quanto riferisce Hollywood Reporter citando un portavoce. Aveva lavorato con star del calibro di Sean Penn, Madonna, Al Pacino e Halle Berry e girato film per il cinema, videoclip musicali e serie tv., Originario di New York, la sua carriera non è stata solo dietro la macchina da presa di film, grazie alla sua versatilità, Foley ha spaziato anche tra musica e serie tivù. (Tgcom24)
La notizia riportata su altri giornali
In tempi recenti ha diretto la serie tv "House of Cards" e i film "Cinquanta sfumature di nero" (2017) e "Cinquanta sfumature di rosso" (2018), i capitoli finali della trilogia erotica basata sui romanzi di E. (Il Messaggero)
Il mondo del cinema e della televisione dice addio a James Foley, regista americano capace di attraversare generi e linguaggi con uno sguardo unico. Foley è morto a 71 anni nella sua casa di Los Angeles, dopo aver lottato per un anno contro un tumore al cervello. (RaiNews)
Il suo portavoce ha dichiarato giovedì 8 maggio che il regista si è spento «serenamente nel sonno all'inizio di questa settimana» nella sua casa di Los Angeles, dopo una «lotta durata anni» contro un cancro al cervello. (Corriere della Sera)

Foley è morto nella sua casa di Los Angeles all’inizio della settimana. Si è spento all’età di 71 anni James Foley, il regista statunitense di House of Cards e Americani. (La Gazzetta dello Sport)
Se sei un appassionato di cinema e televisioni, non puoi perderti le ultime novità che scuotono il mondo dello spettacolo! Tra attori che cambiano ruolo e nuove produzioni in arrivo, la curiosità è alle stelle. (SofiaOggi.com)
James Foley è morto. Il regista dei recenti Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso, come di una dozzina di episodi di House of cards aveva 71 anni e nell’ultimo anno si era gravemente malato a causa di un aggressivo tumore al cervello. (Il Fatto Quotidiano)