Concorrenza, lo sciopero dei tassisti è soltanto l'inizio

Domani INTERNO

Lo sciopero dei taxi che oggi hanno occupato Roma per chiedere il ritiro di un articolo del decreto concorrenza, quello che rivede tra le altre cose, il sistema delle licenze, è solo la punta dell’iceberg.

Già il 4 novembre i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil, avevano espresso estrema preoccupazione al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, sui provvedimenti del governo in questo settore, soprattutto sul decreto legge Concorrenza. (Domani)

Ne parlano anche altre fonti

(LaPresse) I tassisti d'Italia sono scesi in strada a Roma per protestare contro il Ddl concorrenza. "Mettetevelo in testa, nuje stamm' chin' 'e guaje" è uno degli slogan, in napoletano ("Mettetevelo in testa, noi siamo pieni di problemi"). (Il Messaggero)

Alberto Aimone Cat (Taxi Torino): "Ecco perché protestiamo". 24 novembre 2021 Link Embed. (Repubblica TV)

Siamo allarmati per il ddl concorrenza che, se approvato, deregolamenterà il comparto, favorirà le multinazionali, creerà confusione nelle tariffe e provocherà grandi danni alle famiglie che, per poter esercitare questa professionale, hanno contratto grossi debiti" (Sky Tg24 )

Gli autisti hanno incrociato le braccia sia nella Città dei Fiori che a Imperia, sulla scia della mobilitazione nazionale volta a contrastare il disegno di legge “liberalizzazioni” in discussione al governo. (Riviera24)

Una delegazione di tassisti sarà ricevuta a breve dal vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia I tassisti rivendicano il fatto di essere un servizio pubblico ed essenziale: “Va contro la Costituzione”. (RomaToday)

I clienti verseranno un contributo volontario, non legato alla lunghezza della corsa, che sarà devoluto in beneficenza. "Dopo avere scritto, chiesto incontri e inviato comunicati alla stampa, tutti inascoltati - scrivono le organizzazioni - questa volta il servizio si ferma (Sky Tg24)