«Abbiamo vinto, avrai 277 mila euro»: così Randi Ingerman è stata truffata dalla sua avvocata
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La modella e attrice Randi Ingerman è stata vittima di una truffa. Organizzata dalla sua avvocata. La legale Serena Grassi adesso dovrà fronteggiare le accuse di patrocinio infedele e di falso. L’edizione milanese del Corriere della Sera racconta che l’avvocata intentava cause per conto dell’attrice. Poi le diceva di aver vinto e di aver ricevuto un risarcimento. Ma era tutto falso. Tra queste anche una presunta sentenza nei confronti di una banca che le riconosceva 277 mila euro di risarcimento. (Open)
La notizia riportata su altri giornali
In realtà, come rivelato dal Corriere della Sera, molte delle cause non erano mai state avviate o eran… Randi Ingerman, attrice e showgirl di origini americane naturalizzata italiana, è stata vittima di una grave truffa orchestrata dalla sua avvocata di fiducia, Serena Grassi. (La Repubblica)
Randi Ingerman, la malattia e la legale che si è approfittata di lei "Ho passato momenti terribili": così Randi Ingerman racconta gli ultimi anni della sua vita, tra depressione, malattia e una legale che si è approfittata della sua condizione di fragilità per truffarla. (DiLei)
Per anni l’avvocata Grassi avrebbe convinto l’allora sua assistita di aver intentato e vinto delle cause, addirittura riuscendo ad ottenere un risarcimento. Non si dà pace Randi Ingerman, che dopo la denuncia contro l’avvocata Serena Grassi, sua ex assistente legale, ragiona sulle conseguenze mentali di tali condotte e ripercorre l’intera vicenda. (Virgilio Notizie)
Ingerman si sfoga oggi in un’intervista al Corriere della Sera. E delle quali ha falsificato le sentenze, secondo l’accusa. (Open)
Randi Ingerman tornata a parlare della truffa subita dalla sua avvocata Serena Grassi, che le ha fatto credere di aver vinto cause mai intentate o in verità perse. Ha approfittato delle mie debolezze. (Fanpage.it)
La modella, attrice e showgirl americana naturalizzata italiana, come raccontato sul Corriere della Sera da Luigi Ferrarella, sarebbe stata ingannata più volte dalla sua avvocata, Serena Grassi. Che le ha fatto credere, anche creando «provvedimenti giurisdizionali falsi», di aver avviato o addirittura vinto alcune cause, che in realtà o non esistevano o erano state perse. (Corriere della Sera)