Cina valuta offerta Usa per colloqui sui dazi ma chiede rimozione preliminare
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La Cina si è detta disponibile a valutare l’avvio di negoziati con gli Stati Uniti sui dazi. Il ministero del Commercio cinese ha dichiarato che il Paese sta valutando la possibilità di avviare colloqui commerciali con gli Usa, pur sottolineando che qualsiasi dialogo deve essere sincero e preceduto dalla rimozione dei dazi unilaterali. Pechino ha sottolineato che è stata Washington a prendere l’iniziativa di avviare i negoziati. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
E, quindi, l'idea del bazooka è rispuntata con forza: secondo Bloomberg, l'Unione europea ha messo in conto di colpire circa 100 miliardi di merci statunitensi con balzelli aggiuntivi nel caso in cui la situazione non raggiungesse uno sbocco positivo. (il Giornale)
Lo scrive il Financial Times sulla sua edizione online citando due fonti vicine al dossier. «Bruxelles intende imporre tariffe sugli aerei Boeing nell'ambito delle proposte di ulteriori ritorsioni in caso di fallimento dei negoziati commerciali con Washington (Corriere del Ticino)
Leggi anche: Dazi, Ue pronta a fare un’offerta da 50 miliardi di euro a Trump Il pacchetto da 100 miliardi di euro è pensato per essere utilizzato solo se gli attuali sforzi per convincere Trump a non reintrodurre un"imposta statunitense del 20% sui prodotti dell"Ue falliranno, ha riferito a Euractiv una delle fonti a conoscenza della questione. (Milano Finanza)
L'elenco sarà condiviso con gli Stati membri, ai quali verrà dato un mese di tempo per studiarlo e proporre eventuali modifiche. La Commissione sta mettendo a punto una lista di prodotti da colpire, sulla quale al momento si mantiene il massimo riserbo. (Europa Today)
E il motto latino «Si vis pacem, para bellum» («se vuoi la pace, prepara la guerra») conferma la sua validità anche nei palazzi Ue: l’Unione, che in materia commerciale ha competenza esclusiva, rimane determinata ad andare fino in fondo nelle trattative con gli Usa di Donald Trump per evitare la guerra tariffaria. (Il Messaggero)
Lo ha affermato l'Europarlamentare di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini, co-presidente dei conservatori al Parlamento europeo, intervenendo oggi alla plenaria di Strasburgo. "Noi conservatori crediamo nel libero mercato che favorisce allo stesso tempo i consumatori e i produttori, quelli più capaci e con più talento. (il Giornale)