Giulio Regeni, un «documentario» in rete getta altro fango sullo studente ucciso in Egitto. Oggi l’udienza

Corriere della Sera INTERNO

Nè più nè meno che la versione offerta dalle stesse autorità egiziane in questi lunghi cinque anni di indagini.

Perfino l’autopsia è stata rielaborata ad uso e consumo di una versione di comodo, scrivono i pm romani.

La telecamera segue un ragazzo con la barba e il trolley che esce dall’aeroporto del Cairo per infilarsi in un taxi.

Un argomento già affrontato e risolto da Ros e Sco coordinati dal pubblico ministero della Procura di Roma Sergio Colaiocco, Nulla di opaco. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel giorno in cui avrebbe dovuto iniziare il processo a Roma per l’omicidio di Giulio Regeni, Stefano Massini dedica a lui una lettera in cui si parla di verità, di menzogna, di morte e di interessi. Il nostro paese non è stato in grado, a cinque anni dall’assassinio, di reclamare con forza una giustizia sempre negata, contraffatta, e “di tutto questo caro Giulio non possiamo che chiederti scusa”. (La7)

La breve cerimonia di inaugurazione si è tenuta in mattinata su Viale dell’Università, all’altezza di Palazzo Codacci-Pisanelli, storica sede dell’ateneo salentino all’ingresso del quale sin dal 2016 è affisso il manifesto della campagna che chiede verità e giustizia per Regeni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Condividi:. Il presidente della Camera Roberto Fico parla di “sdegno” e lo definisce "fango e un tentativo di depistaggio". Secondo gli inquirenti potrebbe far parte dell’attività di depistaggio egiziana Ascolta: Your browser does not support the audio element. (Sky Tg24 )

"Proprio oggi - prosegue la nota - con l'udienza preliminare davanti al gup Pier Luigi Balestrieri, si è aperto a Roma l'atteso processo a carico dei quattro agenti della National Security egiziana accusati del sequestro, delle torture e dell'omicidio di Giulio Regeni". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Si è tenuta oggi a Roma la prima udienza preliminare sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni, che ha visto coinvolti i 5 agenti appartenenti ai servizi segreti egiziani accusati del sequestro, della tortura e dell’uccisione del giovane ricercatore italiano, trovato senza vita il 3 febbraio 2016 sul ciglio della statale che dal Cairo porta ad Alessandria. (Open)

Ora la presenza di un video caricato da mano ignota su YouTube sembra appesantire ancora di più la questione. (Periodico Italiano)