Fine vita: Vaticano, davanti a provocazioni non si può incoraggiare al suicidio

LaPresse INTERNO

(LaPresse) – “E’ certamente comprensibile la sofferenza determinata da una patologia così inabilitante come la tetraplegia che per di più si protrae da lungo tempo: non possiamo in nessun modo minimizzare la gravità di quanto vissuto da ‘Mario’.

Lo rileva la Pontificia Accademia per la Vita in merito alla vicenda legata all’assistenza al suicidio di ‘Mario’

Rimane tuttavia la domanda se la risposta più adeguata davanti a una simile provocazione sia di incoraggiare a togliersi la vita”. (LaPresse)

Su altre testate

Il magistrato contraddice il taglio maggioritario dato alla notizia: "'Suicidio assistito, primo via libera ad un malato italiano', così titolano le testate che si occupano della vicenda di 'Mario', dopo il parere rilasciato dal Comitato etico regionale delle Marche. (il Giornale)

Corsico (23 novembre 2021) – Il “Nuovo pacchetto economico per le imprese lombarde” mette a disposizione milioni di euro. L’incontro si svolgerà giovedì 25 novembre alle ore 17.30 nell’Auditorium delle libere stelle della Civica scuola di musica Antonia Pozzi, in via Dante 9 a Corsico (MI-LORENTEGGIO.COM.)

APPROFONDIMENTI IL FOCUS Suicidio assistito, ecco cosa dice la sentenza della Consulta FINE VITA Suicidio assistito, da Welby a Eluana fino a dj Fabo: tutti i. Un comitato di etica potrebbe essere più correttamente essere coinvolto in una consultazione previa alla decisione del paziente» (Il Messaggero)

Mi sono anche sentita colpevole perché non l'ho sostenuto abbastanza nella sua battaglia per il fine vita» «Serve formazione - sottolinea Mina Welby - perché i trattamenti ci sono, esistono e i medici devono prepararsi anche ad aiutare le persone a morire dignitosamente». (La Stampa)

Dirompente, perché con una pronuncia additiva costruì un percorso che ora nemmeno il legislatore, volendo, potrebbe sbarrare Cauta perché si fermò a una illegittimità costituzionale parziale, per di più assoggettata a condizioni stringenti, dell’art. (Il Manifesto)

Secondo l'assessore ci sono delle "questioni tecniche da sciogliere" che fanno sì che la Regione Marche (e quindi l'Asur, Azienda Sanitaria Unica Regionale) non possa intervenire nel caso di Mario, il tetraplegico che ha chiesto accesso al suicidio assistito. (Il Resto del Carlino)