Spano ora accusa la “destra omofoba”. Ma ad abbatterlo è stata Report
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Francesco Spano, ex Capo di Gabinetto di Alessandro Giuli, durato al suo posto il tempo di un “amen”, rompe il silenzio. Lo fa con Repubblica. Ma sbaglia mira: anziché prendersela con chi l’ha di fatto costretto alle dimissioni, ovvero le anticipazioni di Report, punta il dito contro “la destra omofoba” che stavolta, al netto di qualche mugugno dei pro-vita e un sms sguaiato in una chat di Fdi, non c’entra un fico secco (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre testate
Il ministro della Cultura: vittima del "fuoco amico". Ma "Report" prepara nuovi "colpi" (Avvenire)
Motivo dello scontro, le dimissioni di Francesco Spano, dirigente con cui aveva già lavorato al Maxxi e che aveva "promosso" capo di gabinetto del Mic dopo la cacciata di Francesco Gilioli, accusato di "tradimento" per aver essere andato a parlare del "caso Sangiuliano" con la Procura senza avvertire il neo ministro. (Today.it)
Spano: “Sono finito in un tritacarne, mi sono dimesso per gli attacchi alla mia vita privata” ROMA – “Sono finito in un tritacarne politico ingiusto e ingiustificato. Un tritacarne fuori misura. I Pro vita hanno fatto le loro valutazioni. (Dire)
L'aria che si respira dentro FdI, però, se non è da lunghi coltelli è certamente quella di una quiete imposta, di una serie di tossine e di conflitti interni pronti a riemergere carsicamente alla prossima occasione. (Il Dubbio)
Neppure il caso Boccia, che ha segnato la fine del ministro Sangiuliano, può considerarsi il culmine delle vergogne di un dicastero scosso nelle ultime settimane dalle dimissioni del capo di gabinetto Spano, nominato dal neo-ministro Giuli il 14 ottobre e durato, appunto, come una meteora. (il manifesto)
La stessa premier, del resto, nell’intervista con il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno aveva confermato le fibrillazioni dopo la notizia della nomina di Spano, rivelando il suo tentativo di disinteressarsi della questione con un laconico “parlatene con Giuli”. (Il Fatto Quotidiano)