Dal Vinitaly con il Poggiarello un messaggio per la ripartenza del settore: «La forza della nostra famiglia e l’orgoglio di esserci»

IlPiacenza INTERNO

Via dunque a Vinitaly Special Edition, una manifestazione finalmente in presenza e in assoluta sicurezza, per la ripartenza del settore vitivinicolo con un format innovativo, comprensivo di servizi e con l’accelerazione digitale della nuova piattaforma Vinitaly Plus.

Siamo fiduciosi ed in tal senso la vetrina del Vinitaly è fondamentale, sia per l’Italia che per l’estero».

L’obiettivo dunque è di riunire istituzioni, associazioni di filiera e aziende, coinvolgendole in un progetto di sistema che rappresenta il primo evento business del 2021 dedicato al settore vitivinicolo. (IlPiacenza)

Su altri media

E allora come difendersi dalla concorrenza? Qualità è la parola d’ordine che aleggia da uno stand all’altro nella seconda giornata del Vinitaly Special Edition. (il Fatto Nisseno)

Un posizionamento più basso non solo rispetto a competitor come Nuova Zelanda, Francia e Australia ma anche sulla media mondiale degli scambi. Va meglio in Giappone, con il Belpaese secondo solo alla Francia. (La Repubblica)

Strategico anche il ruolo di ICE-Agenzia per l’incoming di 200 buyer e operatori dall’estero, provenienti da 35 Paesi a Vinitaly Special Edition. Questa Vinitaly Special Edition, per Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, si colloca «dopo 20 mesi di incubo» e, allo stesso tempo, in un momento d’oro per il vino italiano. (TgVerona)

Oggi incontriamo Genny, Giada e Joys Giaveri della Caviar Giaveri azienda trevisana che produce caviale di alta qualità da allevamento di pregiatissimi esemplari di storione. Qualcuno vi ha definite le “Regine del Caviale” Made in Italy. (pesceinrete.com)

Vinitaly Special Edition è in contemporanea con Enolitech, dedicato alle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra e con Sol&Agrifood, con le aziende dell’agroalimentare di qualità. Vladimir Maslov, fondatore di Vinopark Russia: “Da noi in Russia va molto il Pinot grigio, immediatamente dietro Valpolicella, Chianti e Prosecco”. (Nordest Economia)

Aumentano addirittura del 67% le vendite in Cina ma a trainare le bottiglie italiane oltre confine nel 2021 sono anche i consumatori europei. Note meno positive arrivano dalla Gran Bretagna dove le vendite di bottiglie Made in Italy sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit. (AltamuraLive.it)