Patrick Zaki a processo per la difesa dei copti. Sentenza senza appello

Il Manifesto INTERNO

Dopo 19 mesi di carcerazione preventiva senza giustificazione legale, rinnovata di 45 giorni in 45 giorni, Patrick Zaki sarà trasferito questa mattina dal carcere di massima sicurezza di Tora, a sud del Cairo, fino a Mansoura, sua città natale situata a 130 km verso nord, dove avrà inizio il processo a suo carico.

Non avendo trovato alcuna prova della «propaganda sovversiva» di cui era stato accusato adducendo alcuni post pubblicati su un account Facebook che la difesa ha dimostrato falso, il ricercatore egiziano, che dal settembre 2019 viveva a Bologna e lavorava per l’Università Alma Mater con una prestigiosa borsa

(Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo studente egiziano dell'Università di Bologna ora rischia una condanna fino a cinque anni di carcere, pena a cui verrebbero sottrati i mesi di custodia, per un totale di 3 anni e 5 mesi. La notizia dell’apertura del processo è "uno sviluppo enormemente preoccupante”, aggiunge Noury. (Sky Tg24 )

È una sentenza a cui non potrà fare appello quella che attende Patrick Zaki. LEGGI ANCHE. Patrick Zaki ha 30 anni: il secondo compleanno in carcere (Vanity Fair Italia)

"Così l'Egitto discrimina noi copti": l'atto di accusa contro Patrick Zaky di Patrick Zaky. Pubblichiamo l'articolo scritto nel 2019 da Patrick Zaky per il sito egiziano "Darraj": è il documento che i pubblici ministeri egiziani hanno usato per accusare lo studente dell'Universtià di Bologna di "diffusione di notizie false contro lo Stato". (la Repubblica)

Il lavoro fa parte di un’ampio progetto di ristrutturazione del sito. La struttura, conosciuta come la tomba merdionale, si trova sottoterra e comprende un labirinto di corridoi decorati con incisioni e piastrelle intarsiate di geroglifici (LaPresse)

È il modo più forte per sostenere politicamente l’istanza di libertà di Zaki, […] (Adnkronos) – “Il Governo italiano agisca con determinazione e faccia tutto il possibile per il rilascio immediato di Patrick Zaki. (SardiniaPost)

Patrick è stato arrestato, torturato e processato solo per quello che è e per ciò che pensa: per aver difeso i diritti umani. Ma dal mazzo delle contestazioni arbitrarie mosse allo studente dell’Alma Mater imprigionato dal febbraio del 2020, l’Egitto ha scelto un articolo scritto del 2019 in difesa della minoranza copta cristiana. (Corriere della Sera)