«Pandemia sotto controllo»: la Danimarca riapre tutto

Corriere del Ticino ESTERI

Ad aprile la Danimarca era stato il primo Paese in Europa a imporre il certificato sanitario digitale per l’ingresso in bar, ristoranti, musei, impianti sportivi, teatri, eccetera.

Ultime misure restrittive anti-COVID rimosse da oggi in Danimarca, compreso l’obbligo del Green Pass in versione locale per entrare nelle discoteche e negli stadi, dopo che le autorità sanitarie hanno giudicato la pandemia «sotto controllo» e il coronavirus «non più una minaccia critica». (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altri media

(LaPresse) Dopo 548 giorni di restrizioni per limitare la diffusione di Covid-19, l'alto tasso di vaccinazione della Danimarca, ha permesso al Paese di diventare una delle prime nazioni dell'Unione Europea a revocare tutte le restrizioni. (Corriere TV)

Nel Paese i contagi quotidiani, seppure calati, restano nell’ordine delle centinaia, ma concentrati soprattutto fra i giovanissimi e in forma prevalentemente non grave, con un impatto sui ricoveri ospedalieri ora molto basso e un bilancio medio di morti giornalieri quasi azzerato (95047)

Per festeggiare questo evento, si son già organizzati concerti rock e classici in pubblico, senza distanziamento né mascherina, e altri eventi mondani (bar, locali, discoteche) ritornano a libero accesso, come prima della pandemia I dati parlano a suo favore, infatti il 75% della popolazione residente e il 95% degli anziani sono stati vaccinati con ambedue le dosi. (iLMeteo.it)

Non serve più neppure per entrare nelle discoteche o negli stadi, dopo le molte limitazioni già revocate dal primo settembre dal governo guidato dalla socialdemocratica Mette Frederiksen. Vaccinazione a portata di mano. (laRegione)

Il paese scandinavo aveva cominciato ad allentare progressivamente le restrizioni per arginare la pandemia già ad agosto. È il primo paese dell’Unione europea a farlo. (Tuscia Web)

I contagi registrati in questi giorni rimangono alla quota di poche centinaia e in prevalenza riguardano persone molto giovani che sopportano bene la malattia, non incidendo così sui ricoveri giornalieri e di conseguenza sulla pressione sul sistema sanitario Abbiamo aperto la porta, ma possiamo chiuderla, se necessario” ha dichiarato il professore di virologia dell’Università di Aarhus Soeren Riis Paludan. (ticinolive)