Palma Campania. Bengalesi e odori molesti, il sindaco mobilita i vigili e si scatena la polemica

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Gli agenti di polizia municipale di Palma Campania ieri hanno dato inizio alla prima operazione contro le cosiddette "molestie olfattive", il cattivo odore che si sente in diverse zone della cittadina vesuviana e che, a detta del sindaco Nello Donnarumma, scaturirebbe dalle cucine dei bengalesi, la cui comunità è foltissima. Il primo cittadino ha firmato una ordinanza con la quale dispone multe fino a 500 euro per chi provoca questi olezzi. (Il Mattino)
Su altre fonti
Ma questo è solo un parere personale. Il problema è quando a dirlo è un sindaco. Di Palma Campania, nel Napoletano. Il quale ha firmato un'ordinanza contro le «molestie olfattive» provenienti da cucine e abitazioni del suo Comune. (il Giornale)
105 per vietare le "molestie olfattive" su tutto il territorio comunale. Il provvedimento, firmato il 6 maggio 2025, prevede sanzioni fino a 500 euro per emissioni di odori molesti provenienti da attività commerciali, laboratori, cucine e abitazioni private, soprattutto quelle dedite alla preparazione, cottura o conservazione di cibi. (Tgcom24)
Le stime ufficiali registrano circa 2 mila presenze. Il comune vesuviano da anni ospita una folta comunità bengalese tanto da meritarsi il titolo “Bangla Campania”. (Corriere Del Mezzogiorno)

Arriva da Palma Campania, nel Napoletano, una singolare ordinanza, la numero 105, che fa già discutere: mette al bando le “molestie o… Il riso al curry non s’ha da fare. (la Repubblica)
A firmare il provvedimento, un atto di ben cinque pagine datato 5 maggio, Aniello Donnarumma, primo cittadino di Palma Campania, Comune di 16mila anime in provincia di Napoli. Fra i divieti e obblighi bizzarri partoriti in Italia negli ultimi anni questo sembra destinato a suscitare polemiche e dividere la cittadinanza. (il Giornale)
Il primo Il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma ha stabilito multe per chi viola il divieto di diffondere nell'area cittadina quelle che a tutti gli effetti sono considerate "molestie olfattive". (Secolo d'Italia)