Blocco del Porto, Zeno D'Agostino: "Se mi dimetto sarà colpa di Stefano Puzzer"

TriestePrima INTERNO

Per D'Agostino domani non ci sarà uno sciopero ma "una manifestazione che dalla città è stata spostata ai varchi del Porto".

Ed è proprio a quella fetta, i silenziosi, che si rivolge: " I numeri per andare avanti ci sono, ma il segnale deve partire dagli altri portuali"

Zeno d'Agostino punta il dito contro il Comitato dei lavoratori portuali e il suo portavoce e conferma le sue dimissioni nel caso in cui il Porto venga bloccato a oltranza. (TriestePrima)

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Proteste no Green pass, cosa succede se si blocca il porto di Trieste? Ma anche i portuali vaccinati sono pronti a portare avanti le proteste contro il Green pass (Notizie.it )

inque classi in quarantena, almeno 17 alunni con il Covid-19 oltre a diversi genitori, 80 bambini a casa, con le relative famiglie, per un totale di circa 250 persone in isolamento. Tutti bloccati, alcuni costretti a fare i conti anche con problemi di salute, oltre al fermo dal lavoro e di qualsiasi attività (Il Piccolo)

A tutti ha ripetuto di non essere disposto a lasciare fuori dal porto neppure "un solo fratello", esclusivamente perché non vaccinato e, quindi, privo di green pass. Stefano Puzzer è il leader dei portuali triestini, riuniti sotto la sigla Clpt, Comitato lavoratori portuali triestini, nel cui simbolo compaiono due ancore e l'alabarda giuliana. (IL GIORNO)

«Se darò le dimissioni sarà percolpa di chi non farà entrare le persone a lavorare in porto ,il Clpt e Stefano Puzzer. Si parla di una partecipazione alla manifestazione di 50mila persone, ma anche se saranno 15 mila, sarà un bel numero». (Il Piccolo)

La linea è quella e lo è dall’inizio, bisogna togliere questo Green Pass criminale e fine”. Nessuno accordo pare dunque possibile all’orizzonte, come conferma al microfono di mowmag.com: “A noi non interessa nessun tipo di accordo con nessuno. (Udine20)

“Ci sono tante teste”, ha ammesso. Alla vigilia dello sciopero annunciato in concomitanza con l’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, i lavoratori portuali di Trieste si sono detti pronti a discutere con il governo se l’obbligo dovesse slittare al 30 ottobre. (Radionorba)