Tim, sull'ipotesi spezzatino vigila il governo. Salvini: "Io dico no"

La Repubblica ECONOMIA

L’intervento dei fondi, qualunque essi siano, ormai è abbastanza chiaro, ha il suo presupposto nello spezzettamento della società almeno in due parti, la società della Rete da un lato, che in questo modo può “esplodere” il suo vero valore, e la società commerciale dall’altro con l’offerta di servizi di telefonia agli utenti

Il possibile arrivo di un’Offerta pubblica di acquisto (Opa) su Telecom Italia da parte di un fondo di private equity americano come Kkr apre una serie di problemi che interessano da vicino il governo. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Non era scontato: due anni fa, al Consiglio di Amministrazione di TIM riunito per esaminare l’offerta di KKR di acquistare una quota di FiberCop, la società della rete costituita da TIM e Fastweb, arrivavano le telefonate dal Governo allora in carica. (L'HuffPost)

È la linea che trapela da Palazzo Chigi mentre Fdi e M5s chiedono al governo di riferire in Aula. Il governo vuole evitare smembramenti dell'asset industriale che portino a una perdita di posti di lavoro e di competitività. (il Giornale)

Anche perché Macron viene da un mondo come quello di Aristide Briand e Pierre Mendès France che non guarda agli Usa con ostilità. Gli Usa hanno necessità di farsi carico del mondo, i francesi sono l'ultima potenza talassocratica. (il Giornale)

In Italia invece regna confusione di ruoli fra Governo, addirittura attraverso due Ministeri, e il regolatore AGCOM. Una curiosità: che cosa farà il governo con il 10% circa di CDP in TIM? (L'HuffPost)

La vecchia immagine dell'Italia come terra di conquista è abusata e probabilmente poco adatta a descrivere quello che sta accadendo, tuttavia il tema di come reagire - e prima ancora, se reagire - è all'attenzione di Palazzo Chigi È una questione di mercato ma ovviamente anche e forse soprattutto politica, visto che si parla del settore strategico delle telecomunicazioni. (La Repubblica)

Il giornalista di Libero Francesco Specchia sul ruolo di Draghi difronte all'offerta del fondo americano per il gestore telefonico nazionale: "Sono per il libero mercato ma ricordiamo la svendita di Omnitel e Infostrada" (La7)