Sondalo, il focolaio dei medici al matrimonio dell’infermiera: 10 positivi e reparto chiuso

Corriere Milano SALUTE

Medici, infermieri, operatori sanitari del reparto di Medicina generale dell’ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio).

Poi l’esito del tampone e il dubbio di aver contratto il virus proprio durante quella festa che diventa concreto non appena emerge che molti degli invitati sono positivi.

Alla fine il bilancio è pesante: due medici, tre infermieri e tre operatori sanitari positivi, a cui si aggiungono anche due degenti del reparto di medicina — 24 posti letto — che viene chiuso. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Quanto è successo - ha dichiarato Giuseppina Ardemagni, direttore sanitario - deve servire da monito riguardo i comportamenti che ciascuno di noi deve tenere. Occorre la massima attenzione perché tutti, nessuno escluso nei propri ambiti lavorativi, possono essere infettati, anche gli operatori della sanità". (L'Unione Sarda.it)

Attualmente all'Ospedale Morelli di Sondalo nel reparto covid-19, ospitato al terzo e al quarto piano del primo padiglione, sono ricoverate 36 persone, quasi tutte residenti in Valtellina e in Valchiavenna, otto giunte tra ieri e oggi. (Valtellina News)

La direzione sanitaria, dopo la scoperta del focolaio, ha disposto la chiusura immediata del reparto di Medicina, dove lavora il personale sanitario contagiato, disponendo il trasferimento dei pazienti ricoverati in altri presidi ospedalieri della Valtellina e non accettando più ricoveri in quel reparto ora chiuso. (StatoQuotidiano.it)

Dieci giorni fa alcuni medici, infermieri e operatori sanitari dell’ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio), in Valtellina , hanno partecipato a una festa tra colleghi. I pazienti ricoverati in quella sezione dell’ospedale sono stati trasferiti in altri presidi della zona, mentre è stato disposto lo stop all’arrivo di nuovi degenti. (Il Fatto Quotidiano)

Purtroppo i contagi da covid-19 e i malati che necessitano di cure ospedaliere da alcune settimane, e particolarmente negli ultimi giorni, sono in progressivo aumento. A preoccupare sono i numeri ma anche l'età media più bassa dei malati rispetto alla primavera scorsa. (Valtellina News)

"Quanto è successo - ha detto Giuseppina Ardemagni, direttore sanitario - deve servire da monito riguardo i comportamenti che ciascuno di noi deve tenere. (IL GIORNO)